Museo della Maschera del Carnevale - Centro di documentazione e ricerca
Piazza IV Novembre, 1
Castelnovo di sotto (RE)
manifattura emiliana
maschera

tessuto cerato
cm. 15 (la) 16 (a) 23 (lu)
profondità retro 15,80
secc. XIX/ XX (1810 - 1933)
n. G 66
I tre pezzi che compongono la serie possono essere interpretati come tre varianti che rispecchiano diversi stadi di realizzazione di una medesima maschera, in tessuto cerato, raffigurante una caricatura grottesca. Nella prima maschera (riferimento foto G_066b) il soggetto rappresentato, dall'incarnato rosa cipria non uniforme, che sfuma in tonalità più intense sulle guance, è caratterizzato da un grosso naso adunco prominente, dall'attaccatura alta. I piccoli occhi tondi, chiusi e infossati nel pronunciato arco sopraccigliare, possiedono l'orbita oculare bianca, tratti rossi agli angoli interni e ciglia nere, rade e filiformi. Le sopracciglia sono marcate e rese con un'unica pennellata nera. La grande bocca rossa è chiusa. Questi connotati conferiscono complessivamente al soggetto raffigurato un'espressione assorta. Nella seconda maschera (riferimento foto G_066a) il soggetto rappresentato, dall'incarnato rosa cipria non uniforme, che sfuma in tonalità più intense sulle guance, è caratterizzato da un grosso naso adunco prominente, dall'attaccatura alta, con narici aperte, di forma allungata. I piccoli occhi tondi, aperti e infossati nel pronunciato arco sopraccigliare, possiedono l'orbita oculare bianca, tratti rossi agli angoli interni e ciglia nere, rade e filiformi. Le sopracciglia sono marcate e rese con un'unica pennellata nera. La grande bocca rossa è leggermente socchiusa. Questi connotati conferiscono complessivamente al soggetto raffigurato un'espressione assorta. Nella terza maschera (riferimento foto G_066c) il soggetto rappresentato, dall'incarnato bianco avorio non uniforme, che sfuma in tonalità più rosate sulle guance, è caratterizzato da un grosso naso adunco prominente, dall'attaccatura alta. I piccoli occhi tondi, chiusi e infossati nel pronunciato arco sopraccigliare, possiedono l'orbita oculare bianca, tratti rossi agli angoli interni e ciglia nere, rade e filiformi. Le sopracciglia sono marcate e rese con un'unica pennellata nera. La grande bocca rossa è chiusa ed è sovrastata da baffi, resi con pennellate di colore nero. Questi connotati conferiscono complessivamente al soggetto raffigurato un'espressione assorta.

L'opera è tra quelle attribuite dalla precedente proprietà alla produzione Guatteri di Castelnovo di Sotto (RE), acquisite nel 1944 dal fondatore del "Mascherificio Italiano Cervi & C." di Fornovo Taro (PR).
Il recente intervento di restauro alla quale l'opera è stata sottoposta ha comportato delicate operazioni di pulitura a secco per la rimozione dello sporco superficiale; consolidamento delle parti degradate con appretti e collanti naturali a base di cellulosa, compatibili con le colle originali; ritocco finale per uniformare le parti consolidate e per velare ed abbassare la tonalità della parte trattata, in modo tale da rendere leggibili gli interventi ai quali il manufatto è stato sottoposto; sistemazione e riassetto strutturale della forma; protezione finale con stesura di un sottile velo di cera microcristallina. Nell'inventario allegato all'atto di acquisto della collezione "Cattabiani" da parte del Comune di Castelnovo di Sotto, la maschera è identificata "copie del modello n°339 (non esistente)", nella sezione "prototipi di maschere ", con il numero G 66 (Guatteri).Anche i riferimenti cronologici generali dell'opera sono stati dedotti dall'inventario e possono comunque essere storicamente ricondotti al periodo di attività della Fabbrica Guatteri (1810 ca.-1933) di Castelnovo di Sotto.