Museo della Maschera del Carnevale - Centro di documentazione e ricerca
Piazza IV Novembre, 1
Castelnovo di sotto (RE)
manifattura emiliana
maschera

raso
cm. 16.1 (la) 9 (a) 8.5 (p)
sec. XX (1915 - 1933)
n. G 63
Maschera neutra, in raso, dai lineamenti classici e dall'espressione soave e delicata, che rinvia a un soggetto femminile, caratterizzato da guance rosee, occhi piccoli con sopracciglia sottili e ben delineate. La bocca è piccola e leggermente socchiusa. L'opera appartiene a un gruppo di diciannove maschere neutre in raso di diversi colori (nero, bianco, rosa, giallo, azzurro), ma è l'unica a cui siano stati attribuiti connotati espressivi specifici. Nel retro, inoltre, tutte le maschere recano un timbro, raffigurante due caprioli affiancati in atto di saltare in orizzontale l'incavo della lettera C.

L'opera è tra quelle attribuite dalla precedente proprietà alla produzione Guatteri di Castelnovo di Sotto (RE), acquisite nel 1944 dal fondatore del "Mascherificio Italiano Cervi & C." di Fornovo Taro (PR).
Il recente intervento di restauro alla quale l'opera è stata sottoposta ha comportato delicate operazioni di pulitura a secco per la rimozione dello sporco superficiale; consolidamento delle parti degradate con appretti e collanti naturali a base di cellulosa, compatibili con le colle originali; ritocco finale per uniformare le parti consolidate e per velare ed abbassare la tonalità della parte trattata, in modo tale da rendere leggibili gli interventi ai quali il manufatto è stato sottoposto; sistemazione e riassetto strutturale della forma; protezione finale con stesura di un sottile velo di cera microcristallina.
Nell'inventario allegato all'atto di acquisto della collezione "Cattabiani" da parte del Comune di Castelnovo di Sotto, la maschera è identificata come "maschere domino in raso di colori diversi ", nella sezione "prototipi di maschere ", con il numero G 63 (Guatteri).
Anche i riferimenti cronologici generali dell'opera sono stati dedotti dall'inventario e possono comunque essere storicamente ricondotti al periodo di attività della Fabbrica Guatteri (1810 ca.-1933) di Castelnovo di Sotto.