Fondazione Museo Antonio Ligabue
Piazza Bentivoglio, 36
Gualtieri (RE)
Maccari Mino
1898/ 1989
dipinto

carta/ acquerello
cm. 36.5 (la) 36 (a)
sec. XX (1950 - 1960)
L'opera raffigura un paesaggio con borgo medievale cinto da mura, si distinguono chiaramente il campanile, i tetti delle case e la porta d'ingresso.

Paesaggio tipico della produzione di Mino Maccari. Maccari fu un artista poliedrico: disegnatore satirico, pittore, giornalista, editore. Laureato in giurisprudenza, partecipò come ufficiale di complemento alla prima guerra mondiale. Nel 1922 prese parte alla Marcia su Roma. Nel 1924 iniziò a collaborare come grafico al settimanale "Il Selvaggio", pubblicando le sue prime linoleografie caricaturali. Tra il 1929 e il '31 fu redattore della "Stampa" diretta in quel momento da Curzio Malaparte. Molto intensa la sua presenza, oltre che su "Il Selvaggio", sulle pagine di "Quadrivio", "L'Italia letteraria", "L'Italiano" e "Omnibus" di Longanesi, poi durante la guerra su "Primato" di Bottai e successivamente sul "Mondo" di Pannunzio, fino a "Documento" di Federigo Valli. Numerose le sue cartelle di grafica, fra cui l'"Album di Vallecchi" (1925), "Il trastullo di Strapaese" (1928), "Linoleum" (1931). Illustrò "La vecchia del Bal Bullier" di Antonio Baldini (1934) e nel 1942 pubblicò la cartella "Album", cui seguirono "Come quando fuori piove" e "Il superfluo illustrato". Fino agli anni trenta, la partecipazione alle esposizioni non fu molto frequente, mentre nel 1938 tenne a una personale alla XXI Biennale di Venezia ed espose alla Galleria L'Arcobaleno di Venezia, presentato Roberto Longhi. Nel 1948 ottenne il "Premio internazionale dell'incisione" alla Biennale veneziana.