Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Cristo deposto dalla croce, adagiato sul sudario, circondato dagli strumenti della passione, è compianto dalla Madonna e da San Giovanni.

A tergo, sulla cornice, una vecchia etichetta manoscritta lo ritiene copia da Annibale Carracci, mentre fu schedato da Mario Zuffa (1967) come anonimo del XVII secolo. Soprattutto per l'andamento del corpo di Cristo il dipinto si appoggia alla famosa Pietà di Annibale Carracci nella Pinacoteca Nazionale di Napoli, che infatti fu più volte copiata. Il restauro, rivelando la firma, ha reso il dipinto una assai significativa acquisizione al non vasto catalogo di Antonio Crespi, pittore noto anche come copista (soprattutto di opere del padre). L'opera, tuttavia, più che copia dal prototipo carraccesco, ne è libera derivazione.