Pinacoteca Civica "Melozzo degli Ambrogi"
Corso della Repubblica, 72
Forlì (FC)
Zauli Sajani Edgardo
1874/ 1944
dipinto

cartone/ pittura a olio
cm. 24 (la) 33 (a)
sec. XX (1910 - 1930)
n. 1176
Busto d'uomo di tre quarti con barba e giacca scura.

Di nobili origini, Zauli Sajani nasce a Forlì nel 1874. A vent'anni si trasferisce con la famiglia a Roma dove si iscrive alla Reale Accademia di Belle Arti. Tra il 1930 e il '35 si trasferisce a Velletri. La formazione e la produzione del pittore avviene quindi prevalentemente nella capitale, ma l'artista non recise mai i legami con la città d'origine. Infatti, grazie all'attivo interessamento del fratello Giulio, Edgardo continua a prestare opere per esposizioni d'arte in Romagna. Si ha notizia di mostre a Ravenna (1904), Rimini (1905), Forlì (1907 e 1921). Assegnato a Velletri dal Ministero dell'Educazione Nazionale, vi ottiene l'incarico di direttore della scuola serale di Arti e Mestieri; un Regio Decreto gli conferisce poi la nomina a direttore della Scuola Industriale, dove insegna plastica e pittura. La pittura dell'artista, può essere definita di genere sostanzialmente eclettico sia per i temi affrontati, che per le tecniche adottate: disegno, pittura ad olio, a 'cera fredda', acquerello, plastica, decorazione murale. Eccelle nel ritratto, ma non disdegna il paesaggio che esegue principalmente dal vero. I ritratti sono assai curati nei dettagli e fortemente espressivi nella loro compostezza. Era anche apprezzato miniaturista, "minuzioso nei particolari e nei minutissimi dettagli che rasentano una perfezione assoluta" (R. Ricci). Durante l'ultima guerra lo studio e l'abitazione dell'artista a Velletri vengono bombardati. Risultano così distrutti tutti i quadri e la pubblicistica che lo riguardava. Le opere salvatesi dai bombardamenti sono solo quelle conservate nella casa di alcuni parenti ed in parte donate al Comune di Forlì. Edgardo Zauli Sajani muore nel 1944 a Roma.