Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Ai lati del corpo aggettante semicircolare d'ingresso al padiglione, entro due nicchie in travertino con pareti in ceramica a lustro, sono collocate due fontane in marmo verde "a torsolo", cioè tre blocchi circolari sovrapposti con, sovrapposti, cinque elementi a scalare a forma di capitello a fiore di papiro.

Tito Chini progetta il Padiglione delle feste nel 1936, o per meglio dire reinventa il progetto originario dell'ingegnere romano Diego Corsani. Con lui sono i tre fedeli disegnatori Donatello, Loris Faggi e Cosimo Donatini, che lo affiancano nel vastissimo repertorio delle decorazioni pittoriche, mentre le Fornaci San Lorenzo forniscono le decorazioni ceramiche e la ditta Venini di Murano vetri, lampadari, applique e plafoniere.
Le pareti interne ed esterne del Padiglione sono impreziosite da nicchie e pannelli ricoperti di piastrelle colorate dove si ripropongono i temi ricorrenti a Castrocaro: fiore, colomba, delfino e cornucopia. Nelle ceramiche della Fornace i colori non sono mai uguali, anzi sono sfruttate tutte le sfumature e la gamma infinita dei riflessi traslucidi dei decori a lustro e a gran fuoco.