Pinacoteca Comunale di Cesena
Via Aldini, 26
Cesena (FC)
Peroni Enea
1810/ notizie 1844
dipinto

tela/ pittura a olio
cm. 205 (la) 170 (a)
sec. XIX (1839 - 1839)
n. 158
A sinistra la carrozza del papa con due prelati entra in città scortata da militari a cavallo. In primo piano le autorità e la folla, in parte inginocchiate davanti al pontefice. Fanno da sfondo gli edifici della città, in particolare all'orizzonte si scorge il Santuario della Madonna del Monte.

Peroni nacque a Cesena nel 1810 e studiò all'Accademia di S. Luca, a Roma, grazie ad un sussidio della municipalità. Ebbe come maestro Tommaso Minardi che lo elogiò in alcune lettere inviate alle autorità della città. Non fu altrettanto favorevole nei suoi confronti Gioacchino Sassi, autore locale, che svalutò i risultati da lui raggiunti in campo artistico. Del pittore restano pochi lavori giovanili, studi e copie realizzate durante il soggiorno romano in cui Orlando Piraccini vi nota "indubbie capacità e perizia". Come copista il pittore si dimostra molto abile, ma l'opera meglio riuscita è senz'altro la grande tela dell'"Entrata di Pio VII a Cesena", ora in Pinacoteca, per la freschezza e la genuinità compositiva.
È un grande dipinto celebrativo che esprime con semplicità un po' naïf il tributo dei cesenati al papa, al secolo Barnaba Gregorio Chiaramonti, oriundo della città e tornato nel luogo natio in visita ufficiale. L'opera del Peroni, datata 1839, è stata dipinta molti anni dopo, quando il papa era ormai morto da sedici anni. Eletto durante il conclave del 1800 dovette fronteggiare Napoleone finendo con l'essere arrestato per suo ordine nel 1809. Nel dipinto l'artista rappresenta la gioia dei cesenati e descrive con realismo le autorità e il popolo che lo accolgono trionfalmente. La scena si riferisce ad un avvenimento successo nel 1814 quando il papa Pio VII, lasciato libero da Napoleone di ritorno a Roma sosta nella città natia. In quell'occasione incorona la statua della Madonna del Monte di cui in lontananza si vede il Santuario. Il pittore con quest'opera si abbandona ad un fare artistico di tipo popolaresco. Si nota come da una parte egli indugi nella celebrazione di un evento eccezionale per Cesena, mentre dall'altra narra la storia con toni semplici quasi da "ex voto" di popolo (Piraccini 1979, 8). Nella pinacoteca cesenate sono presenti quattro ritratti del papa (inv. nn. 143, 144, 145, 146 del 1984). Per le notizie biografiche si rimanda alla prima scheda (inv. n. 143).