marmo bianco/ scultura
secc. XIX/ XX (1890 - 1910)
A proposito della "Flora" Romano Pieri scrive, nel catalogo della mostra tenutasi a Cesena nel 1989: "...Così il modulo classico compare e ricompare di continuo anche per l'influenza dei circoli letterari frequentati specialmente a Bologna e, dopo la lettura della sua presenza nell'arte funeraria, si può adottare come suo contrassegno significativo quel busto in marmo bianco di Carrara che rappresenta la Flora, vero modello di armonia e di purezza di modellato, in ogni angolazione del punto di vista. Questa scultura della dea della primavera, accolta presso la Biblioteca Malatestiana, è rappresentata da una giovane dall'espressione pacata in una fisionomia dai tratti regolari, nell'eleganza del collo slanciato e nella compostezza dei capelli lisci, raccolti a concio nella nuca e inghirlandati da un serto allegorico di rose. Ed è inutile ripetere che la citazione del Bartolini è appariscente e che forse persino il Canova viene ricordato."