Artisti, artigiani, architetti, produttori

Le Cateau-Cambrésis (FR) , 1869/12/31 - Nizza (F) , 1954/10/03
pittore

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Tra i più importanti artisti del XX secolo, ha aperto la strada a un tipo d'arte che non si accontenta della fedele riproduzione della realtà; le sue forme sintetiche e libere e i suoi colori vibranti hanno influenzato generazioni di artisti in Europa e in America. Tra le sue opere più felici vanno citate Lezione di piano (1915-16) e Interno a Nizza (1917); grafico e decoratore, di grande interesse sono anche le sue sculture, dalle prime, influenzate da A. Rodin e A. Maillol, alla serie Nudo di schiena (1909-30).
Compiuti gli studi di diritto, nel 1890 cominciò a interessarsi alla pittura; poi, trasferitosi a Parigi, frequentò l'École des arts décoratifs e l'Académie Julian; nel 1895 fu accolto nello studio di G. Moreau. Nel 1908 aprì una scuola e, nelle Notes d'un peintre (1908), chiarì il suo ideale dell'arte come equilibrio, purezza, "tranquillità". Tra il 1915 e il 1916 dipinse tra l'altro Lezione di piano (New York, Museum of modern art) e I Marocchini (ibid.). Del 1917 è il già citato Interno a Nizza (Copenaghen, Statens Museum), che considerava tra i suoi quadri più felici. Da una stilizzazione sempre più spinta che riduce le forme a linee essenziali, i cui morbidi arabeschi s'incarnano nel colore, Matisse sembrò ritornare, nel decennio tra il 1920 e il 1930, a composizioni di tipo più tradizionale (periodo delle Odalische e degli Interni neri). Dopo numerosi viaggi in Italia, Spagna, Germania, Gran Bretagna e Russia, nel 1931, dopo un soggiorno di tre mesi a Tahiti, si recò negli Stati Uniti, dove ebbe l'incarico della decorazione della Fondazione Barnes a Merion (52 metri di decorazione sul tema della danza; una prima versione, scartata per uno sbaglio di dimensioni, fu acquistata dal comune di Parigi). Stabilitosi a Vence nel 1939, si dedicò con particolare interesse alla grafica: illustrò, tra l'altro, Pasiphaé di H. de Montherlant (1944) e Les Fleurs du Mal di Ch. Baudelaire (1947) e pubblicò Jazz (1947), dove elaborò pensieri, immagini, improvvisazioni ritmiche e cromatiche, nelle quali appaiono i primi risultati della tecnica dei papiers découpés, cui si dedicò negli ultimi anni (La lumaca, 1953, Londra, Tate Gall.). Tra il 1949 e il 1951 s'impegnò con particolare intensità nella decorazione e nell'arredo della cappella dei domenicani di Vence dedicata alla Vergine del Rosario.

Henri Matisse: l'uomo che parlava con i colori, (a cura di) Donatella Gobbi, illustrazioni di Paolo Marabotto, Roma, Lapis, 2012.

Henri Matisse, (a cura di) Sylvie Delpech e Caroline Leclerc, Roma, Lapis, 2007.

Henri Matisse: 1869-1954, maestro del colore, (a cura di) Volkmar Essers, Koln, B. Taschen, 1990.

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