Musei di San Domenico
Piazza Guido da Montefeltro, 12
Forlì (FC)
Palmezzano Marco
1455-1463/ 1539
dipinto

tavola/ pittura a tempera
cm. 68 (la) 199 (a)
altezza con cornice 209//larghezza con cornice 78
sec. XVI (1516 - 1516)
n. 31
Sant'Elena è ritratta appoggiata ad una grande croce lignea. Alle sue spalle e dietro ad una balustra in marmo, si apre un paesaggio collinare.

Fu dipinta per la Chiesa dei Domenicani a Bertinoro da dove, nel sec. XIX, passò ai fratelli Romagnoli di Forlì che la vendettero alla Pinacoteca di Forlì. Questo dipinto ebbe una fortuna critica assai modesta. Il Casali, nel leggerne la data, scambiò la "V" per una "X" e scrisse: "Del 1521 colorì per li pp. Domenicani di Bertinoro una Sant'Elena, grande quasi al naturale, molto maestosa, sostenente sulla spalla detta Croce". Il Calzini (1893) scrisse: "Peccato che... sia stata del tutto ridipinta. Oggi a mala pena si riconosce per opera del Palmezzano, mentre in origine doveva essere assai bella". L'opera riprende modi veneti (Arfelli 1935). Grigioni (1956), in base al taglio lunghissimo, ipotizza che dovesse fare parte di un dittico o di un trittico e la pone in rapporto con la tavola "Sant'Elena e Costantino", eseguita da Giovan Battista Cima da Conegliano nel 1502 per la Chiesa di San Giovanni in Bragora a Venezia (ora sul pilastro a destra della cappella maggiore) e con l'altra tavola a trittico, che ne fu ispirata, raffigurante Sant'Elena e Costantino, San Sebastiano e San Rocco, dipinta da Jacopo Palma il Vecchio, ora facente parte della Braidense. Viroli (1980) non condivide l'ipotesi del trittico. Il Grigioni inoltre individua nell'opera riferimenti ad un'altra ancona di Palma il Giovane che si trova a Zerman (Comune di Mogliano Veneto, provincia di Treviso) con la figura della santa imperatrice e reggente la croce.