Musei di San Domenico
Piazza Guido da Montefeltro, 12
Forlì (FC)
Palmezzano Marco
1455-1463/ 1539
Altra Attribuzione: Menzocchi Francesco
dipinto

tavola/ pittura a tempera
cm. 46 (la) 58.5 (a)
altezza con cornice 77//larghezza con cornice 66
sec. XVI (1536 - 1536)
n. 117
Autoritratto del pittore a mezzo busto, con tavolozza in mano.

L'opera in origine era collocata sulla tomba di famiglia del pittore nella Chiesa di San Giacomo Apostolo, detta anche San Domenico a Forlì. Nel 1781, in occasione di un restauro all'edificio fu ritirata dai discendenti del pittore e conservata nella loro abitazione fino al 1954, quando venne ceduta al Municipio di Forlì per la somma di 969 scudi romani (pari a lire 5155 di quel tempo). Grigioni ritenne che la scrittura dell'iscrizione per la forma e soprattutto per il tipo dei caratteri fosse seicentesca. Alcuni ritennero che potesse trattarsi di un rifacimento di più antica iscrizione. Viroli (1980) ricorda che questa scritta attestava un'antica tradizione, trasmessa nella famiglia Parmeggiani, relativa alla data di esecuzione e all'identificazione del soggetto con un autoritratto. Adolfo Venturi (1913) attribuì invece la tavola a Francesco Menzocchi. Tale attribuzione fu condivisa anche da L. Filippini Baldani (1939) che in una monografia dedicata al Menzocchi comprese l'opera nel catalogo. Il Buscaroli (1938) comfermò l'attribuzione tradizionale. D'altra parte, lo stesso Vanturi era caduto in contraddizione, infatti nella sua Storia dell'Arte Italiana dapprima (1913) registrò l'opera come autoritratto del Palemzzano e poi (1932) la attribuì al Menzocchi. Viroli (1980) propende per considerare l'opera un autoritratto del Palmezzano.