Pinacoteca Civica "Melozzo degli Ambrogi"
Corso della Repubblica, 72
Forlì (FC)
Angelini Pietro
1888/ 1977
dipinto

carta grigia/ pittura ad acquerello
cm. 65 (la) 47 (a)
sec. XX (1940 - 1960)
n. 1317
Paesaggio con alberi e casetta sullo sfondo.

Pittore autodidatta nasce a Forlì 27/12/1888, dal 1930 vive a Roma dove muore il 19/07/1977. Figlio di una famiglia povera, ebbe una giovinezza misera e senza istruzione. Parte a tredici anni da Forlì "..trascinato da una forza che non sapevo spiegarmi" come scrive lo stesso artista. Quindi lo vediamo decoratore di stoffe e fotografo a Lione, pittore con Modigliani a Parigi e a Cremieux, allievo ed esecutore testamentario di Vittore de Grubicy de Dragon a Milano, amico di Arturo Toscanini, Rodin, Rosso, Tosi, Guidi e Carrà suo recensore nel '25. Durante il primo ritorno a Forlì nel 1909 riannoda i rapporti di amicizia con Benito Mussolini che aveva conosciuto da ragazzo. Nel 1912 partecipa con il quadro "Il fuoco" alla mostra Curlandese a Bologna. Nel 1925 a Milano, allestisce alla Famiglia Romagnola una mostra personale recensita da Carlo Carrà, che lo afferma tra i più significativi acquarellisti italiani. Partecipa alle Biennali di Venezia del 1928 e del 1932, alla prima Quadriennale di Roma del 1941. Seguono anni di successo tra Milano e Roma. Nel 1936 è coinvolto in un grave incidente ferroviario; la sua pittura si tinge in questi anni di accenti tristi e nostalgici. Lascia gallerie e mercanti e si chiude in un riservato esilio artistico rotto solo due volte nel 1955 e 1972 con le mostre personali organizzate dalla Pinacoteca di Forlì. Le varie influenze stilistiche con cui venne in contatto nel suo peregrinare per l'Europa (impressionismo, divisionismo, cubismo, classicismo) lasciano l'impronta su varie opere ma restano ai margini della vasta produzione di acquerelli, in particolare paesaggi, di cui fu maestro.