Palazzo Romagnoli - Collezioni del Novecento
Via Albicini, 12
Forlì (FC)
Boifava Bernardino
1888/ 1953
scultura

bronzo
cm. 25.5 (la) 42 (a)
sec. XX (1920 - 1920)
n. 1212
Testa vista frontalmente con i capelli lunghi, baffi e pizzo.

Bernardino Boifava (Ghedi, Brescia, 1888 - Forlì 1954), di famiglia contadina, manifestava una precoce attitudine per la scultura, tale da indurre suo padre a recarsi nella vicina Brescia dallo scultore Emilio Righetti chiedendogli di accoglierlo come apprendista. Rimaneva a bottega del maestro, dove imparava soprattutto a scolpire il legno, fino al 1912 (di quegli anni è la Madonna del Rosario attualmente nella chiesa di San Varano a Forlì), anno in cui vinceva a Brescia il concorso per il legato Brozzoni, consistente in un premio di 1.500 lire annue per un triennio. Della commissione faceva parte lo scultore Angelo Zanelli, docente all'Accademia di Roma e autore di vari monumenti che incoraggiava il giovane ad iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove Boifava sarà allievo prima di Augusto Rivalta, poi di Domenico Trentacoste. Nel 1920 realizzava un bassorilievo allegorico per la lunetta esterna della sede del Cenacolo Artistico Forlivese, di cui facevano parte alcuni tra i più significativi artisti forlivesi del momento. Nel 1921 presentava alle Esposizioni Romagnole Riunite alcuni busti tra cui quelli del pittore Marchini, del professor Solieri, dell'aviatore Ridolfi, che incontrarono l'apprezzamento del pubblico. Realizzò anche le parti scultoree di numerosi monumenti ai caduti della grande guerra, fra cui quelli di Ghedi (BS), S. Arcangelo di Romagna (FC), Rimini. Nel 1929, Boifava viene invitato dalla famiglia Mussolini a realizzare la statua in legno di Santa Rosa da Lima da porre nella chiesa eponima in Predappio Nuova. A Forlì si segnalano come importanti opere di Boifava i quattro gruppi in forte altorilievo alla base della colonna votiva innalzata sul piazzale della Vittoria da C. Bazzani nel 1932, e il monumento all'aviatore Luigi Ridolfi nel cimitero monumentale. Il medaglione in bronzo con l'allegoria dantesca, già collocato all'esterno del campanile di San Mercuriale, fu rimosso durante i lavori di ripristino dopo l'ultima guerra e se ne sono perse le tracce. I medaglioni in bronzo di Eugenia Savorani Tadolini e Giuseppe Siboni, già nel Teatro Comunale, sono ora collocati nell'ingresso di Palazzo Gaddi. Gli eredi devolvono una cospicua donazione alla Pinacoteca di Forlì nel 1994.