Artisti, artigiani, architetti, produttori

Bologna (BO) , 1935 - Forlì (FC) , 2010
pittore

Dopo un primo tentativo alla Facoltà di Architettura di Firenze, frequentava l’Accademia di Belle Arti di Bologna che avrebbe poi diretto dal 1997 al 2004. Lo studio da architetto rimaneva un sostrato importante nella vita nell’artista, che si dedicava alla progettazione minuziosa e precisa di ogni opera d’arte e, dopo una partenza di tipo naturalistico, approdava all’informale concentrandosi sulla gestualità dell’atto pittorico. Nel 1961 un viaggio a Parigi lo avvicinava
al neodadaismo e al ready made; e, negli anni successivi, si dedicava anche al
design. La ricerca di Mascalchi è sempre stata sostenuta da un’inesauribile
curiosità e dall’utilizzo dei materiali più diversi, unitamente a un grande rigore
concettuale. Negli anni Sessanta e Settanta operava due interruzioni al lavoro
creativo per dedicarsi esclusivamente ai versanti della teoria e della didattica.
Avvicinatosi al gruppo “Nuova Pittura” se ne allontanava per sperimentare nuove forme comunicative: dal laser grafico alla computer arte e videoarte. Non dimenticando la sua dimensione di pittore e delle sperimentazioni concettuali,
sceglieva di ricreare cortecce di alberi e paesaggi così come continuava il lavoro
tridimensionale sulla spazialità, che veniva indagata da assemblages di oggetti
e scritture e dalla realizzazione di combines painting ispirati da Marcel Duchamp,
Robert Rauschenberg e Francis Bacon.

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