Biblioteca Classense
via Baccarini, 3
Ravenna (RA)
ambito romagnolo (?)
dipinto

tela/ pittura a olio
cm. 65 (d)
sec. XVIII (1775 - 1799)
n. 302172
Il monaco camaldolese Innocenzo Mattei è ritratto a mezzo busto, leggermente rivolto verso sinistra.

Il dipinto in esame appartiene ad una serie di dodici ritratti di monaci dell'Ordine camaldolese collocati nella Sala delle Scienze della Biblioteca Classense (per le vicende relative alla sala cfr. campo OSS di questa scheda). Tali ritratti, salvo rari casi (come quello del Ritratto del monaco camaldolese Mariangelo Fiacchi cfr. scheda n. 00000094), sono di qualità non eccelsa, forse redatti da ignoti autori locali ad oggi non identificabili. Comunque, sotto il profilo iconografico, questi medaglioni risultano di rilievo assoluto, così "fuori tempo in quell'esibito decorum peraltro richiesto dalla tradizione canonica del ritratto aulico e commemorativo" (Viroli 1993).
Tutt'intorno al dipinto è la cornice in stucco con l'iscrizione biografica. Il ritratto, secondo Viroli (1993) è di probabile autore di ambito romagnolo. Innocenzo Mattei, nato a Roma nel 1626 e morto a Faenza nel 1679, si fece monaco presso il Monastero di Classe a diciassette anni. Dopo essere tornato a Roma fu nominato dai pontefici Clemente X e Innocenzo XII geografo pontificio, tanti e tali erano i meriti raggiunti nelle matematica. Fu precettore dei figli del principe Camillo Pamphili e fu insignito delle infule abbaziali, sempre da Clemente X. Dopo una lunga permanenza presso il monastero di San Severo a Perugia, si trasferì a Faenza. Fra le sue opere si ricordano un manoscritto conservato presso ms. presso l'Archivio di Sant'Ippolito in Faenza: "Tabula antiqui Latii et novi agri romani; una Descriptio geographica universae ditionis pontificiae, urbis Avenionis et comitatus venaisioni [...] . Scrisse anche svariati trattati scientifici (cfr. Annales camaldulenses, tomo VIII, c. 461).