ambito lombardo-veneto
virginale poligonale (arpicordo)

legno di cipresso,
legno di ebano,
canapa,
legno di abete,
ferro,
pergamena,
ottone,
legno di faggio,
legno di bosso,
lana/ panno,
feltro,
legno di pero,
setola,
legno di agrifoglio,
penne di corvo
mm
lunghezza complessiva cornici comprese 1509-1502//larghezza 515
sec. XVII (1600 - 1610)
Lo strumento, di costruzione leggera, ha sagoma a forma di poligono irregolare con cinque lati e tastiera sporgente. Il fondo ha qualche traccia di insetti xilofagi.

Lo strumento è anonimo e non ha iscrizioni di sorta, se si eccettua la numerazione dei tasti della tastiera, che si presume originale e che è coerente con l'epoca dello strumento per la tipologia della grafia dei numeri. Questo strumento, pur provenendo dallo stesso ambito ed essendo di poco successivo a quello di Giuseppe da Salò è di fattura leggermente inferiore e meno rifinito nei dettagli. Si tratta comunque di un reperto di assoluto valore.