Museo del Risorgimento e della Resistenza
Corso Ercole I d'Este, 19
Ferrara (FE)
produzione italiana (?)
insegna
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro

oro/ smaltatura
mm 37 (la) 37 (a)
sec. XIX (1861)
Croce di San Lazzaro trifogliata smaltata di bianco, accantonata da croce di San Maurizio biforcata e smaltata di verde. Nastro verde.

L'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro è un ordine cavalleresco di Casa Savoia nato dalla fusione dell'Ordine Cavalleresco e Religioso di san Maurizio e dell'Ordine per l'Assistenza ai Lebbrosi di san Lazzaro. Fu fondato nella omonima Chiesetta del Castello di Lierna sul lago di Como. L'ordine più antico, quello di San Lazzaro, fu fondato come ordine militare religioso al tempo del Regno Latino di Gerusalemme verso l'anno 1090. L'ordine era concepito per la cura dei lebbrosi, e molti suoi membri erano lebbrosi guariti divenuti cavalieri. Con la caduta di Acri nel 1291 i cavalieri di San Lazzaro lasciarono la Terra Santa e l'Egitto per trasferirsi prima in Francia, e poi, nel 1311, a Napoli.
L'Ordine di San Maurizio, invece, venne fondato a Ripaglia nel 1434 da Amedeo VIII di Savoia, in seguito divenuto l'antipapa Felice V. Si trattava, però, più di una confraternita religiosa che di un vero e proprio ordine cavalleresco. Tanto che alla morte di Amedeo VIII di Savoia esso cessò di fatto di esistere. Guglielmo Baldesano, storico di Carlo Emanuele I, cui il duca affidò la stesura della prima opera in cui si tratti dell'Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro, così scrisse dell'Ordine creato da Amedeo VIII: «Errano…coloro, i quali pertinacemente affermano che allhora fussero istituiti i cavallieri di San Mauritio dal primo duca di Savoia Amedeo; et molto più propriamente havrebbero ragionato se havessero detto che esso principe gli haveva fatto mutare professione et di cavallieri diventare eremiti sotto il titolo però di San Mauritio. In oltra, posto che allhora fussero stati instituiti i mauritiani cavallieri, non sarebbono stati riconosciuti et accettati sì fatti cavallieri dall’altre militie religiose, né havrebbero goduto de’privilegi ch’esse godono, non essendoci concorsa l’auttorità apostolica».
Si può dire. quindi, che Emanuele Filiberto di Savoia rifondò, fra 1572 e 1573 l'antica congregazione, facendone un ordine cavalleresco vero e proprio. Il duca, inoltre, ottenne l'unione dell'Ordine di San Maurizio con quello più antico di San Lazzaro. L'unificazione dei due ordini avvenne il 22 gennaio 1573 tramite Magistrali Patenti. Il luogo di fondazione dell'Ordine è la Chiesa dei Santi Maurizio e Lazzaro presso il Castello di età romana di Lierna, sul lago di Como.
Dal punto di vista sociale, l’Ordine non si rivolgeva solo ai nobili. Anche un non nobile, infatti, poteva esservi ammesso cavaliere. Nel caso i cavalieri avessero i quattro quarti di nobiltà entravano nella classe cosiddetta «di giustizia». Se, invece, non erano nobili - o non lo erano pienamente - entravano nella classe dei cavalieri «di grazia». A questi l’ingresso nell’Ordine conferiva la nobiltà personale, che dalla persona del cavaliere, cioè, non passava né ai suoi figli né ad altri membri della famiglia. Se la carica di cavalieri era rivestita per tre generazioni consecutive, però, nobiltà si radicava nella famiglia, la quale faceva così il suo pieno ingresso nel Secondo stato. Spesso quando si voleva attivare questo passaggio, la famiglia interessata erigeva una commenda, che passava in eredità di padre in figlio con l'annesso titolo cavalleresco: la nobiltà conseguita in questo caso si chiamava «nobiltà di commenda». In antico regime l’Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro era, quindi, anche un mezzo di mobilità sociale.
Unendo l'Ordine di San Maurizio a quello di San Lazzaro il duca ambiva a prendere possesso delle numerose commende che l'antico ordine gerosolimitano possedeva in tutta Europa, dall'Inghilterra al Regno di Napoli, dalla Spagna allo Stato della Chiesa. In questa prima fase, l'ordine si chiamava Ordine dei santi Lazzaro e Maurizio e la croce verde lazarita prevaleva su quella bianca di San Maurizio. Alla morte di Emanuele Filiberto di Savoia il progetto di recupero delle commende lazzarite era lontano dall'aver avuto successo. Il suo successore Carlo Emanuele I di Savoia riprese le trattative, soprattutto col re di Spagna e col Papa. All'inizio del Seicento l'Ordine assunse il nome odierno e la croce bianca di San Maurizio prese il sopravvento su quella verde di San Lazzaro. Fra Cinque e Seicento l'Ordine raccoglieva nel sistema degli onori sabaudo cavalieri di tutta Italia e un discreto numero di cavalieri europei.
Carlo Alberto aprì l'ordine anche ai non nobili e Vittorio Emanuele II lo ridusse a Ordine dinastico onorifico con i cinque gradi tradizionali: cavaliere di gran croce, grande ufficiale, commendatore, cavaliere ufficiale, cavaliere.