seconda età del Ferro/ tarda età repubblicana (599 a.C. - 27 a.C.)
In passato questi oggetti sono stati interpretati in vario modo: come ornamenti muliebri, strumenti per l'addomesticamento dei cavalli o fermabriglie, come propulsori e tenditori per l'arco. Tra di esse l'ipotesi più attendibile, basata su esperienze di pratica sperimentale, risulta quella che si tratti di tenditori per arco, aventi come funzione principale la protezione delle dita durante lo scocco della freccia. Gli anelli gemini tricuspidati sono molto diffusi soprattutto in area emiliana, in particolare nel Parmense, Reggiano e Modenese, ma sono noti nell'Italia settentrionale anche in ambito lombardo e piemontese. Difficile è il loro inquadramento cronologico in assenza di associazioni stratigrafiche, dato che compaiono sia in contesti della seconda età del Ferro che nella tarda età repubblicana soprattutto per una tendenza al conservatorismo formale insita nello strumento. L'oggetto faceva parte della Raccolta A. C. Simonini, poi confluita nella Raccolta Civica di Castelfranco Emilia.