Facciata su giardino
Vista della serra e della fontana
Vista del giardino dall'interno
Giardino
Ingresso mostra vista dal giardino
Sala doppia
Sala quadrata
CSI
CSID Musicisti e cantanti
Bologna

Palazzo Zucchelli

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Servizi
Strada Maggiore 90
Bologna (BO)

Palazzo signorile
Carlo Zucchelli (1795-1879)
L’edificio a tre piani, impreziosito da un lungo portico, è situato nel centro storico di Bologna a pochi passi da Porta Maggiore, nel triangolo compreso tra vicolo Malgrado, strada Maggiore e le mura cittadine di viale Ercolani. Carlo Zucchelli, noto cantante lirico contemporaneo di Rossini e Donizetti, acquistò questo palazzo nel 1831 da Giovan Battista Giusti, letterato amico di Rossini. Qui visse con la moglie Carolina, anch’essa artista lirica (contralto), e con i tre figli. Uno di loro, anch’egli di nome Carlo, nato a Parigi nel 1830, ereditò il dono del canto e seguì le orme paterne, diventando a sua volta cantante lirico. Carlo junior morì a Bologna nel 1897 e lasciò il proprio patrimonio alle figlie Bianca e Santina.
La casa, ristrutturata in epoca modernista di cui sono ancora visibili le decorazioni liberty, è stata donata nel 1952 da Santina, ultima discendente della famiglia, in parti uguali, all’Accademia di Belle Arti e al Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini di Bologna, affinché le due istituzioni creassero una Fondazione per allievi talentuosi ma privi di mezzi.
Nacque così nel 1959 la Fondazione Carlo, Carolina, Bianca e Santina Zucchelli, con sede proprio nel palazzo di Strada Maggiore, con il riconoscimento di Ente morale da parte della Presidenza della Repubblica Italiana.

Nel 1963 inizia l'attività di erogazione di Borse di Studio a allievi di Accademia di Belle Arti e Conservatorio di Musica, di Bologna. Negli ultimi anni, la Fondazione ha ampliato la gamma dei riconoscimenti dedicando un bando del Concorso annuale al Premio al Talento e un secondo bando al Premio Speciale, che prevede la realizzazione di un progetto in comune tra allievi di Accademia e Conservatorio. Nel 2023, si celebra una ricorrenza importante per la Fondazione: il sessantesimo anniversario del Concorso Zucchelli.
All’ingresso del palazzo una lapide sottolinea la passione per la lirica della famiglia Zucchelli, sia in forma di pratica artistica da parte di Carlo e Carolina, sia in forma di munificenza verso i giovani talenti da parte di Bianca e Santina. Sulla stessa parete, non molto distante, è posto il logo della Fondazione, un frutto stilizzato di melograno che ricorda la grande generosità della famiglia Zucchelli, oltre che la lunga e paziente cura delle nuove generazioni coltivata dall’ultima discendente.
All’interno dello stabile, in vicolo Malgrado, spicca un bellissimo giardino di circa 450 metri quadri, il cui assetto risale ai primi del Novecento. Qui, nel 2016, la Fondazione ha creato Zu.Art giardino delle arti, aperto in vari momenti dell’anno: tra alberi di melograno e piante di glicine, Zu.Art ospita esposizioni, concerti ed eventi in cui la musica incrocia le arti plastiche o pittoriche.
Tra gli alberi che compongono il ricco corredo verde del giardino ci sono alcuni ippocastani, due palme, un pero, un nespolo e due alberi di melograno. Notevoli anche la fontana centrale con vasca e la collinetta artificiale che nasconde una grotta con funzione di antica ghiacciaia.



Paesaggi culturali

Carlo Zucchelli trascorse a Bologna gli anni della formazione (dal 1803 al 1816), in cui frequentò con profitto sia l’Accademia di Belle Arti che il Liceo filarmonico. Se il suo talento pittorico non superò mai la soglia del livello amatoriale, la sua bravura come cantante lo portò a lavorare molto precocemente tra Vienna e Parigi, Londra e Milano. Risale agli anni giovanili una profonda amicizia con Gioacchino Rossini e con il padre del compositore, che amministrava i soldi del cantante oltre che quelli del figlio. Moltissime note biografiche relative a Zucchelli possono dedursi dall’epistolario di Rossini, che insieme a Carlo e a un altro Basso, Filippo Galli, portò in scena sui palchi di tutta Europa opere memorabili come La cenerentola o La gazza ladra. Da una lettera di Rossini al padre si rileva che Zucchelli venne scritturato al Comunale di Bologna nell’autunno 1831, dove si esibì in Semiramide e nell’Esule di Roma di Gaetano Donizetti. Nello stesso anno il cantante fu aggregato all’Accademia filarmonica bolognese e acquistò il palazzo di Strada Maggiore 90. Il Museo della Musica di Bologna conserva un manifesto dal quale risulta che il 18 marzo 1842 Zucchelli cantò da corista nella prima italiana dello Stabat Mater di Rossini, nel palazzo dell’Archiginnasio di Bologna, diretto ancora una volta da Donizetti.

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