Martino Jasoni, Autoritratto con cappello, 1930-40 (foto M. Davoli)
Martino Jasoni, Mulino "Carlon", 1929 (foto M. Davoli)
Museo Jasoni, Corridoio degli acquerelli americani (foto E. Bernini)
Interno del Museo
Esterno del Museo Jasoni, Casa Corchia (foto E. Bernini)
Esterno del Museo
Interno del Museo
Berceto

Museo Martino Jasoni

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Museo Martino Jasoni, in I musei di qualità della regione Emilia-Romagna 2010-20112, Bologna, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, 2010, p. 63.

Collina C. (a cura di), I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo - 2. ed. aggiornata, Bologna, Clueb, 2008. 
Casa Corchia
Località Corchia
Berceto (PR)
Tel: 0525 642 73
Arte
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Arte figurativa
Il museo è intitolato al pittore Martino Jasoni. Nato nella piccola frazione di Berceto, Jasoni si trasfesce agli inizi del 900 negli Stati Uniti, dove studia a fianco di Walt Disney, per poi tornare a Corchia nel 1924 e approdare con le sue opere alla Biennale di Venezia del 1936. L'esposizione delle opere è stata allestita all'interno della sua casa natale in un percorso di visita che ne documenta la crescita artistica.

Nel giugno del 2007 a Corchia, borgo tardo-medievale dell’Appennino parmense presso Berceto, è stato inaugurato un nuovo spazio, oggi destinato a scopi storico-culturali, che conserva la secolare denominazione di Casa Corchia, dal nome della famiglia che la abitò. Il paese, edificato sulla vetta del monte Groppomaggio, sopra la Val Manubiola, sorge lungo l’antica via Francigena che conduceva a Roma e ha mantenuto l'antico impianto urbanistico con edifici in pietra, sottopassi ad arco, loggiati, scale di pietra, la chiesa, offrendosi quale esempio di architettura fortificata dell’Appennino. La residenza della famiglia, la cui origine documentata risale al XII secolo, presenta un porticato a due archi sostenuti da una colonna tonda. Il paese fu poi feudo della famiglia Sanvitale e dei conti Tarasconi-Smeraldi nel XVIII secolo.
ll museo Casa Corchia è stato recentemente dedicato a Martino Jasoni, pittore originario del paese e vissuto, nella prima metà del Novecento, fra l’America e l’antico borgo arroccato che gli diede i natali. Cresciuto artisticamente negli Stati Uniti, dove fu allievo di John Sloan e compagno di corsi di Walt Disney, in seguito, fu riconosciuto come attivo, seppur tardivo, esponente delle avanguardie artistiche del secondo decennio del Novecento.
La conversione della dimora medievale in museo si deve all’impegno del Comune di Berceto, in collaborazione con Provincia, Regione Emilia Romagna, Istituto dei Beni Culturali della Regione e Soprip s.p.a: il progetto di recupero del palazzo, ha visto la trasformazione dei locali in sale per l’esposizione permanente delle attrezzature e degli strumenti legati alla civiltà contadina dei luoghi, prestandosi, allo stesso tempo, ad allestimenti di mostre temporanee d’arte, e partito nel settembre del 2000 quando il figlio del pittore parmense, Giampietro, donava al Comune di Berceto un vasto numero di acquerelli e di olii del periodo americano paterno, cui già dagli anni sessanta erano state dedicate postume altre personali (nel 1960 presso Galleria S.Andrea di Parma; nel 1962 con una esposizione degli acquerelli). La mostra monografica America andata e ritorno, organizzata nel 2003 presso la sala P. Savani della Provincia, prima della sua collocazione presso Casa Corchia, voleva essere occasione di divulgazione della vicenda umana, oltre che artistica dell’autore parmense che ritornava a Corchia dopo il soggiorno americano. Cresciuto nella New York degli emigrati italiani d’inizio secolo, egli si formava artisticamente nella metropoli sotto lo pseudonimo di Martin Easoni, pagandosi gli studi con un lavoro di apprendista incisore in una stamperia, successivamente come tipografo ed, infine, come assistente per la preparazione di impressioni su lastre fotografiche. Una volta ritornato in Italia nel 1924, e dopo la morte del padre, lasciò la pittura per dedicarsi al lavoro della terra; moriva nel 1957 nel paese natio e solo successivamente la sua vena artistica veniva conosciuta sia in Italia ed in America. Oggi, nel Museo a lui dedicato, si può ammirare la sua vasta produzione di olii e acquerelli, già esposta al Museo delle Mura di Borgotaro. Presso il Museo è stata allestita ultimamente la personale di Amos Nattini. Inoltre, Sono stati attivati laboratori didattici con la collaborazione di Jennifer Song del MoMA di New York.


The Museum bears the name of the painter Martino Jasoni. Born in the hamlet of Berceto, in the early years of the 20th century Jasoni moved to the United States, where he studied with Walt Disney, then returned to Corchia in 1924 and presented his works at the Biennale in Venice in 1936. The exhibition of his works has been set up in his birthplace, in an itinerary that documents his growth as an artist.

A new historic and cultural centre was opened in June 2007 at Corchia, a late-medieval town near Berceto, in the Parma Apennines. It is called Casa Corchia, after the family that used to live in the house. The town, built on the top of Monte Groppomaggio in upper Val Manubiola, lies on the old Via Francigena which led to Parma. It has maintained its old layout with stone buildings, arched underpasses, arcades, stone staircases and the church, a fine example of Apennine fortified architecture. The family residence, with documented origin as far back as the 12th century, has a double arched porch supported by a round column. The town was later a feud of the Sanvitale family and of the counts of Tarasconi-Smeraldi in the 18th century.
The Casa Corchia musum has recently been dedicated to Martino Jasoni, a painter who was born in the town and who lived, in the first half of the twentieth century, between America and the old hilltop town of his birth. He trained as an artist in the United States, where he was a student of John Sloan and a classmate of Walt Disney. He was acknowledged as a late but active exponent of the artistic avant-garde movement of the second decade of the twentieth century. The conversion of the medieval residence into a museum was undertaken by the Municipality of Berceto, in collaboration with the Province of Parma, the Region of Emilia Romagna, the Regional Department of Culture and Soprip s.p.a: the project for the recovery of the building transformed the rooms into exhibition spaces with a permanent display of equipment and tools linked to the local farming civilisation. At the same time an area was assigned to temporary art exhibitions, starting in September 2000 when Jasoni’s son Giampietro gave the Municipality of Berceto a large number of water colours and oil paintings from his father’s American period, which had already been featured in posthumous personal exhibitions since the Sixties (in 1960 at the Galleria S.Andrea in Parma; in 1962 an exhibition of water colours). The monographic exhibition “America there and back”, organised in 2003 in the P. Savani room in the Provincial headquarters before the collection was transferred to the Casa Corchia, aimed to illustrate the human and artistic career of the Parma artist, who returned to Corchia after his stay in America. Growing up in New York among Italian immigrants at the beginning of the century, he trained as an artist in the city using the name Martin Easoni, paying for his studies by working as an apprentice engraver in a printing house, then as a print setter, and finally as an assistant for preparing images on photographic plates. On his return to Italy in 1924, and after the death of his father, he left painting to work on the land. He died in the town of his birth in 1957 and it was only afterwards that his artistic vein became known both in Italy and in America. Today, in the Museum dedicated to him, visitors can admire his vast production of oils and water colours, already shown in the Museum of the Walls of Borgotaro. A personal exhibition by Amos Nattini was recently held in the Museum. Teaching workshops have also been organized, in collaboration with Jennifer Song of the MoMA in New York.

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