Sale interne del MIM
La corte interna del Castello
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San Pietro in Cerro

Collezioni del Castello di San Pietro

Orari e Tariffe
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Tipologia Collezioni
Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi

Museum in motion: opere di autori contemporanei per una collezione al Castello di San Pietro, catalogo del museo, Milano, Mazzotta, 2001.

Collina C. (a cura di), I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo - 2. ed. aggiornata, Bologna, Clueb, 2008.


Collina C. (a cura di), I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo, Bologna, Compositori, 2004, pp.34-35.

Museum in motion. Opere di autori contemporanei per una collezione al Castello di San Pietro, [Piacenza], ArsComm, s.d.
Castello di San Pietro
Via Roma, 19
San Pietro in Cerro (PC)
Tel: 0523 839 056
Arte
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Arte contemporanea attuale (1950 ad oggi)
Arte figurativa
Arte astratta
Arte concettuale
Arte oggettuale
La costruzione, che risale al XIII secolo, mostra un assetto architettonico della metà del Quattrocento realizzato per volontà del fondatore Bartolomeo Barattieri, famiglia a cui il Castello è appartenuto fino agli anni ’90 del Novecento ed in seguito acquistato dalla famiglia Spaggiari. La visita alla dimora gentilizia, non solo consente di ammirare gli ambienti ancora arredati con oggetti e mobilio appartenuti a varie epoche, ma con una sapiente opera di congiunzione tra l'antico splendore della residenza e il mondo dell'arte contemporanea ospita dal 2001 il MiM - Museum in Motion, spazio destinato ad accogliere a rotazione le opere della collezione d’arte contemporanea della famiglia Spaggiari. Il museo ospitato nel sottotetto, lungo un percorso che si sviluppa tra le due torrette, offre al pubblico un’interessante collezione d’arte dal dopoguerra all’attualità, comprensiva di più di trecento opere, fra dipinti, disegni, sculture ed installazioni di artisti internazionali, nazionali e locali, che vengono mostrati a rotazione fino a un massimo di 180 opere per volta. La visita al Castello si conclude poi nei sotterranei dell’edificio, dove il visitatore ha l’opportunità di osservare la più grande collezione italiana di copie degli originali guerrieri di terracotta dell’esercito di Xian. Si tratta di una mostra permanente che comprende una quarantina di statue, fedeli riproduzioni autenticate dal governo cinese, schierate come lo erano nel III sec. a.C. a guardia della tomba del primo imperatore cinese Qin Shi Huang.

Dalla sua nascita, nel 2001, il MiM si è avvalso della collaborazione dell’associazione parigina D’ARS e del sostegno critico di Pierre Restany, ideatore del nome del museo, quale testimonianza del continuo processo evolutivo delle collezioni improntate alla valorizzazione delle più significative espressioni artistiche dell’attualità; da quel momento il museo conta sull’organizzazione di Roberta Castellani.
Il museo è diviso in tre sezioni: le ricerche internazionali sono attestate da Gonzalo Martin Calero, Roger Selden, Robin van Arsdol, Jaume Solè, Cordelia von den Steinen, Alzek Misheff, Javier Loren, mentre il panorama creativo italiano da numerosi artisti, tra i quali Alberto Allegri, Agostino Bonalumi, Gianni Brusamolino, Aurelio Caminati, Pino Chiari, Marco Cornini, Carla Crosio, Roberto Crippa, , Sergio D’Angelo, Gioxe De Micheli, Gianfranco Ferroni, Gianni Dova, Paolo Grimaldi, Omar Galliani, Ale Guzzetti, Ugo La Pietra, Giancarlo Ossola, Fabrizio Plessi, Bruto Pomodoro, Concetto Pozzati, Valentino Vago, Franco Vaccari e Walter Valentini. Una particolare attenzione è rivolta agli sviluppi dell’arte piacentina, valorizzata attraverso le opere di Carlo Berté, Armodio, Bot, Sergio Brizzolesi, Gustavo Foppiani, Mauro Fornari, Alberto Gallerati, Giorgio Groppi, Paolo Perotti, Ludovico Mosconi, Cinello Losi, Luciano Spazzali e William Xerra.
Museum in Motion è circondato da un giardino, ove sono presenti alcune sculture ed installazioni contemporanee del periodo post cubista e post metafisico di Gianni Brusamolino, e della concettuale, poverista Pina Inferrera Curtò.
Nel 2004 la direzione ha istituito il Premio Luigi Pronti, dedicato ai giovani artisti fotografi, in memoria dell’attenzione e considerazione che il direttore dell’Apt di Piacenza, prematuramente scomparso, ha sempre avuto nei loro confronti.
L’attività espositiva del museo si svolge a Castell’Arquato, all’interno del Palazzo della Pretura dove sono state allestite numerose mostre fra cui le personali di Francesco Ferlisi, Gianni Testoni, Riccardo Bonfadini, Hiromi Masuda, e la doppia personale di Pinuccia Bernardoni e Antonio Violetta, e infine Dario Rossi; fra le collettive si annoverano La crisi della presenza, s.Finiti dall'arte. Sul lavoro e altri travagli, Chakra. Percorsi interiori espressi dall’arte, Installazioni architettate, Ecce Homo e Quarta selezione opere di autori contemporanei per una collezione al castello.
Il Mim inoltre a partire dal 14 ottobre 2007 ha inaugurato la seconda tappa della rassegna itinerante intitolata Carosello Italiano, nella quale sono esposti quarantotto pittori, una decina di scultori, dodici fotografi ed un videoartista in rappresentanza delle differenti tendenze contemporanee del mondo dell’arte italiana.
Nel 2008, in occasione della collocazione definitiva nel parco del castello della scultura "Paesaggio", si è tenuta la mostra "Una scultura per il parco - Annamaria Gelmi".

Currently the museum exhibits 133 works by Italian and foreign artists, among them famous names such as Emilio Vedova and Mario Schifano. A room, the tower and the granary of the castle house creations by contemporary Italian artists; another room contains 11 works by foreign artists, a third one is devoted to the Milan master Gianni Brusamolino. An entire room is devoted to the creations of local artists, it includes 37 works by the main Piacenza artists, among them Cinello Losi and William Xerra. The museum, that includes some of the most up-to-date artistic trends, is of particular interest: like the great American museums of contemporary art, the MIM houses about 300 works, including paintings, drawings and installations, that are shown to the public on a rota, up to a maximum of 180 works at a time. Mim are in fact the initials of Museum in Motion (museum in constant evolution), a space employed for exhibiting on a rota the works of the contemporary art collection belonging to the Spaggiari family.

Starting from its establishment in 2011 the MiM has availed itself of the collaboration of the Parisian association D’ARS and of the fundamental aid of Pierre Rastany, who devised the museum's name, to testify the constant evolutionary process of collections aimed at enhancing the most significant expressions of contemporary art; since then the museum has counted on the organisation carried out by Roberta Castellani.
The museum is subdivided into three sections: international research is represented by Gonzalo Martin Calero, Roger Selden, Robin van Arsdol, Jaume Solè, Cordelia von den Steinen, Alzek Misheff, Javier Loren, while the Italian creative panorama by several artists, among them Alberto Allegri, Agostino Bonalumi, Gianni Brusamolino, Aurelio Caminati, Pino Chiari, Marco Cornini, Carla Crosio, Roberto Crippa, , Sergio D’Angelo, Gioxe De Micheli, Gianfranco Ferroni, Gianni Dova, Paolo Grimaldi, Omar Galliani, Ale Guzzetti, Ugo La Pietra, Giancarlo Ossola, Fabrizio Plessi, Bruto Pomodoro, Concetto Pozzati, Valentino Vago, Franco Vaccari and Walter Valentini. Particular attention is focused on the Piacenza art scene, represented by works of Carlo Berté, Armodio, Bot, Sergio Brizzolesi, Gustavo Foppiani, Mauro Fornari, Alberto Gallerati, Giorgio Groppi, Paolo Perotti, Ludovico Mosconi, Cinello Losi, Luciano Spazzali and William Xerra.
Museum in Motion is surrounded by a garden where there are some contemporary sculptures and installations of the post-cubist and post-metaphysical period by Gianni Brusamolino and by the conceptual and arte povera artist Pina Inferrera Curtò.
In 2004 the museum directorate set up the Luigi Pronti Award, for young photographers, in memory of the attention and consideration that the prematurely deceased director of the Piacenza Tourist Board had always bestowed on them.
The events organised by the museum are housed in Castell’Arquato, inside the Courthouse where several exhibitions have been set up, among these the personal exhibitions of Francesco Ferlisi, Gianni Testoni, Riccardo Bonfadini, Hiromi Masuda and the double personal one of Pinuccia Bernardoni and Antonio Violetta, and last but not least the Dario Rossi exhibition; among the collective exhibitions we recall La crisi della presenza and s.Finiti dall'arte, Sul lavoro e altri travagli, Chakra. Percorsi interiori espressi dall’arte, Installazioni architettate, Ecce Homo and Quarta, a selection of works by contemporary artists for a collection at the castle.
Starting from 14th October 2007 the MiM inaugurated the second stage of the travelling art review entitled Carosello Italiano that exhibits the works of forty-eight painters, ten sculptors, twelve photographers and one video artist representing the different contemporary trends of Italian art. "Una scultura per il parco - Annamaria Gelmi " was held in 2008 to celebrate the arrival of “Paesaggi”, a sculpture that found its permanent home on the grounds of the castle.

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