Museo Nazionale Etrusco "P. Aria" e area archeologica di Kainua
Reperti metallici
Mattoni e laterizi
Lapidi e marmi
Ossi e avori
Terrecotte
Museo Nazionale Etrusco P.Aria, in Franzoni G., Baldi F. (a cura di), Bologna: una provincia, cento musei: l'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità: guida, Bologna, Provincia Settore cultura, Pendragon, 2005, p.176.
Vitali D., Brizzolara A.M., Lippolis E., L’acropoli della città etrusca di Marzabotto, Imola, University press Bologna, 2001.
Sassatelli G. (a cura di), Citta etrusca di Marzabotto Giuseppe, Bologna, Hitstudio, 2000.- CD-ROM
Lenzi F., Museo Archeologico Nazionale “Pompeo Aria”, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 110, n. 55.
Sassatelli G., La città etrusca di Marzabotto, Casalecchio di Reno, Grafis, 1989.
Mansuelli G.A., Brizzolara A.M., De Maria S., Sassatelli G., Guida alla città etrusca e al Museo di Marzabotto, Bologna, Nuova Alfa, 1985.
Marzabotto (BO)
Archeologia classica
Archeologia protostorica
Il museo trae origine dalla collezione iniziata attorno al 1831 dalla famiglia Aria, antica proprietaria dei fondi ove sorgeva la città etrusca. Nella sua attuale configurazione conserva integralmente i numerosissimi materiali reperiti nel corso delle indagini su questo sito, insieme alle diverse testimonianze archeologiche che documentano l'ordito insediativo della media valle del Reno nell'arco di tempo compreso fra la preistoria e l'età romana. In particolare, la vita dell'antica città viene illustrata secondo una successione topografica che ricostruisce i vari aspetti del centro abitato: dalla frequentazione a scopo religioso dell'acropoli e del santuario urbano dedicato al culto delle acque, alla struttura architettonica delle dimore private, agli arredi e alle suppellettili domestiche sino all'organizzazione delle officine e degli impianti produttivi. Non mancano, infine, materiali collegabili con gli usi e i costumi funerari di età etrusca, che fanno parte di corredi tombali rinvenuti in varie località del territorio.
Benché preceduta da una fase di vita risalente al VI secolo a.C., la nascita di Marzabotto nel suo aspetto attuale si colloca agli inizi del V secolo a.C., in un quadro di mutamenti storici e politici che danno vita a un processo di riorganizzazione, da parte degli Etruschi, del tessuto insediativo padano e che conducono al consolidamento di centri preesistenti come Bologna e alla fondazione di nuove realtà insediative in luoghi-chiave dal punto di vista itinerario. In questo scenario Marzabotto acquista la funzione di caposaldo a controllo di una via appenninica - la valle del Reno - di estrema importanza per le comunicazioni fra un versante e l'altro della penisola. Colpita da un inarrestabile declino a partire dalla metà del IV secolo a.C., la città decadde rapidamente per non risorgere mai più. A questa brusca interruzione nella continuità di vita dobbiamo la sua conservazione sino a noi e la sua riscoperta in seguito ad una serie di prospezioni archeologiche che hanno preso l'avvio nell'Ottocento e continuano tuttora.
The museum’s origins lie in the collection commenced around 1831 by the Aria family, who owned the land in the area of the Etruscan town. In its current form it houses the many materials found during digs at the site, together with various archaeological finds documenting the urban fabric of the middle Reno valley in the period between prehistory and the Roman age. In particular, the life of the ancient town is illustrated by a series of maps reconstructing the various aspects of the settlement: from the religious frequentation of the acropolis and urban sanctuary dedicated to the cult of water to the architectural structure of private homes, domestic furnishing and the organisation of workshops and production facilities. Finally, there are many objects associated with Etruscan funerary customs, which belonged to grave goods found in various nearby locations.
Although it was preceded by an inhabited stage in the 6th century BC, the foundation of Marzabotto in its current form dates from the beginning of the 5th century BC. It coincided with historical and political changes that triggered a process of reorganisation of the Po Valley by the Etruscans, leading to the reinforcement of pre-existing centres like Bologna and the foundation of new settlements in key locations along the roads. Marzabotto thus acquired the function of a stronghold controlling one of the Apennine routes (the Reno Valley) of vital importance for communications between the two sides of the peninsula. From the 4th century BC the town experienced rapid and inexorable decline, from which it never recovered. This sudden interruption in continuity of habitation has ensured its conservation until the present day and its subsequent rediscovery following a series of archaeological explorations that commenced in the 19th century and are still underway.