La facciata della chiesa dell'Osservanza
Accessorio per abiti femminili, usato per contenere ventagli o bastoncini, seta ricamata, cm 30, fine del XIX, inizi del XX secolo.
Interno del Museo, nella vetrina copricapi ecclesiastici in seta ricamata col motivo del Sacro Cuore di Gesù e il monogramma di San Bernardino, realizzati da ricamatrici dello Hunan.
Scultura della regione dello Hunan. Queste piccole sculture tipiche della religiosità cinese raffigurano divinità del pantheon popolare o effigi di antenati e venivano collocate sugli altari domestici. Le statuette dello Hunan portavano sul retro un incavo che serviva a custodire una striscia di carta col nome dell'avo, o talvolta, un insetto che si credeva desse vita all'immagine del defunto.
Interno del Museo, nella vetrina abiti ecclesiastici in uso in Cina, sec.XIX
Il refettorio, particolare dell'affresco a olio di Antonio Crespi, Cena di Emmaus, 1770, e di uno dei due laterali raffigurante San Pietro d'Alcantara, di Luigi Crespi. Insieme alla biblioteca e alla sacrestia faceva parte dell'antica struttura quattrocentesca. Sulla parete di fronte all'ingresso il grande affresco di Antonio Crespi e i due laterali (S.Pietro d'Alcantara e San Francesco), rivendicati in una lettera da Luigi Crespi nonostante la firma del fratello Antonio. Alle pareti laterali vi è una galleria di ritratti di frati del convento, tra i quali il Beato Bernardino da Feltre di U.Gandolfi e ovali raffiguranti santi e allegorie bibliche.
La sacrestia del convento, conserva dipinti di Sammacchini, Bigari, Giuseppe Maria, Antonio e Luigi Crespi, Gessi, Magnoni.
Particolare di porcellana decorata a motivi simbolici, draghi e fiori.
Dipinto su seta, sec.XIX
Particolare di ricamo su seta con fiori e pavone, regione dello Hunan.
Statuetta raffigurante Buddha, bronzo dorato.
Interno del Museo di Arte Cinese
La biblioteca, conserva incunaboli, 1450 cinquecentine, seicentine, settecentine.Le preziose scaffalature sono state recentemente restaurate.
Pannello in seta ricamata con funzione di insegna di rango, tarda epoca Qing(1644-1911). Questi pannelli ricamati anche con filo d'oro e d'argento venivano cuciti sugli abiti degli ufficiali che prestavano servizio presso la corte imperiale con funzione di insegna ufficiale. Ciascuno dei nove gradi della gerarchia imperiale veniva indicato da un animale: questo che porta ricamata un'anatra mandarina simboleggia l'ufficiale civile di settimo livello.
Bologna

Museo Missionario d'Arte Cinese e Museo dell'Osservanza

Orari e Tariffe
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Barriere architettoniche
Servizi
Tipologia Collezioni
Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi
Museo Missionario di Arte Cinese e Museo dell'Osservanza, in Franzoni G., Baldi F. (a cura di), Bologna: una provincia, cento musei: l'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità: guida, Bologna, Provincia Settore cultura, Pendragon, 2005, p. 50.

Biagi Maino D., Il museo dell’Osservanza di Bologna. Guida alle collezioni d’arte, Bologna, 2003.

Maugeri V., Museo Missionario d'Arte Cinese, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 102, n. 37.

Zanelli A., Museo d'arte cinese nel Convento dell'Osservanza a Bologna, in Conservazione, riuso e programmi complessi: dieci anni di studi, piani, restauri, Bologna, Regione Emilia-Romagna, 1997, pp. 116-119.

L’Osservanza di Bologna. Chiesa di San Paolo in Monte: guida, Bologna, s.d.
Convento dei Frati Minori dell'Osservanza
Via dell'Osservanza, 88
Bologna (BO)
Tel: 051 580 597
Arte
Arte extraeuropea
Arti applicate
Museo Missionario d'Arte Cinese temporaneamente CHIUSO. Museo dell'Osservanza: visite solo su appuntamento.

Il convento dell'Osservanza, edificato dai Minori Osservanti nel 1403, prima sede della riforma francescana a Bologna, è annesso alla chiesa di S. Paolo in Monte, ricostruita in forme neoclassiche da V. Vannini nel 1828. Nel complesso sono stati allestiti il Museo Missionario d'Arte Cinese, aperto al pubblico nel 1964 e riallestita nel 1996, che espone materiali etnografici raccolti dai Minori francescani della provincia emiliana operanti in Africa e nell'estremo Oriente, particolarmente in Cina. e il Museo dell'Osservanza. Quest’ultimo, inaugurato nel 2003, conserva invece, preziosi esempi d'arte sacra appartenuti ai frati Minori. Sono custoditi importanti dipinti di C. Bononi, E. Sirani, G. Cavedoni, G. e U. Gandolfi, A. Crespi e F. Pedrini.

Ben documentata è la cultura cinese tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo: accanto a reperti di più alto valore storico artistico, tra i quali una serie di statuette in bronzo a soggetto buddista o rari esempi di piccole sculture in legno dallo Hunan, la raccolta comprende manufatti d'uso quotidiano, abiti, sete ricamate, arazzi, dipinti ed oggetti appartenuti ai frati missionari. La completano reperti dell'Oceania e dell'Africa centrale, da cui provengono strumenti musicali ed avori.
Una sezione del Museo dell’Osservanzaè dedicata agli oggetti della vita conventuale e ai reperti archeologici rinvenuti durante i lavori di scavo effettuati in prossimità del convento. Fra il patrimonio artistico, di rilievo sono la tavola della "Crocifissione" di Orazio di Jacopo, la scultura in terracotta di "Sant'Onofrio sorretto dagli angeli" di Gaetano Gandolfi, alcune opere di oreficeria liturgica e le miniature del bolognese Nicolò di Giacomo risalenti al XIV secolo.

The Observant convent, built by the Friars Minor of the Observance in 1403, was the first headquarters of the Franciscan reformation in Bologna; it is annexed to the church of San Paolo in Monte, rebuilt in a neoclassical style by Vincenzo Vannini in 1828. The complex is home to the Observance Museum and the Missionary Museum of Chinese Art. Opened to the public in 1964 and restructured in 1996, the Missionary Museum displays ethnographic material collected by the Friars Minor of the Emilian province working in Africa and the Far East (particularly China). The Observance Museum, inaugurated in 2003, instead boasts valuable examples of sacred art that pertained to the Friars Minor, with important paintings by Carlo Bononi, Elisabetta Sirani, Giacomo Cavedoni, Gaetano and Ubaldo Gandolfi, Antonio Crespi and Filippo Pedrini.

The Chinese culture at the turn of the 20th century is well documented. Alongside works of great artistic and historical value, including a series of Buddhist statues in bronze and rare examples of small wooden sculptures from Hunan, the collection includes everyday artefacts, clothing, embroidered silk, tapestries, paintings and objects that pertained to the missionary friars. The collection is completed by findings from Oceania and Central Africa, the provenance of musical instruments and ivory.
A section of the Observance Museum is dedicated to objects from life in the convent and archaeological findings discovered during excavation work conducted near the convent. Significant artistic works include the Crucifixion, a panel by Orazio di Jacopo, Gaetano Gandolfi’s terracotta sculpture entitled St Onuphrius Sustained by Angels, liturgical goldwork and the miniatures of the Bolognese Nicolò di Giacomo dating from the 14th century.

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