G. B. Cambi, Pace liturgica con il Crocifisso e i santi Crisante e Daria
Crocifisso ligneo, XV secolo.
Lastra antelamica della Majestas Domini
Elmo vescovile da parata (elmetto da cavallo), 1550 ca
Reggio Emilia

Museo Diocesano

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Landi E., Raccolta Diocesana d'Arte Sacra, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 56, n. 23.
Palazzo Vescovile
Via Vittorio Veneto, 6
Reggio Emilia (RE)
Tel: 340 282 1541
Arte
Arti applicate
Scultura
Nel Palazzo Vescovile di Reggio, attestato dal dodicesimo secolo, ampliato nel XV e nel XVI, e successivamente modificato nel Seicento dall'architetto Bartolomeo Avanzini, sono raccolte pregevoli opere d'arte, in parte di proprietà della Curia e in parte provenienti da chiese soppresse. Il percorso espositivo si sviluppa attraverso un itinerario storico teso a presentare le strutture ecclesiastiche che hanno caratterizzato il territorio diocesano a partire dall’Alto Medioevo: la cattedrale, le pievi e i monasteri. Sono esposte opere databili dal IV al XVI secolo: vetri, metalli, tessuti, sculture, dipinti (affreschi, tavole), ceramiche, documenti d’archivio con sigilli in cera.
Gli ambienti al secondo piano del palazzo ospitano pale d’altare di pittori operanti in ambito reggiano tra XVII e XIX secolo, arredi lignei e collezioni e donazioni pervenute nel tempo al museo (collezioni don Cesare Salami e don Archimede Guasti).

Tra le opere esposte di particolare interesse sono la serie di capitelli (sec. XII) dell’antica pieve di S. Vitale di Carpineti, numerosi elementi lapidei di antiche chiese plebane, gli affreschi con il Cristo Pantocrator (sec. XIII) provenienti dalla facciata della cattedrale, la lastra marmorea con tracce di policromia raffigurante Cristo in mandorla con i simboli degli Evangelisti, già parte dell’antico ambone del duomo (sec. XII), un “patetico” Crocifisso ligneo (sec. XV), una Crocifissione di Bartolomeo e Jacopino da Reggio (sec. XIV), un dipinto su tavola del reggiano Bernardino Orsi (1501), una finissima Pace d’argento di G. B. Campi detto Bombarda (sec. XVI), la casula di S. Carlo Borromeo (sec. XVI), insieme ad oggetti di uso liturgico e documenti storici, tra cui una pergamena con la “firma” di Matilde di Canossa e una antologia di sigilli vescovili (secc. XIII – XVI). Di particolare interesse è il rarissimo Liber Figurarum (sec. XIII) di Gioacchino da Fiore.
Tra gli artisti esecutori delle pale d'altare (XVII-XIX sec) si ricordano: Palma il Giovane, Paolo Piazza, Andrea Celesti, Orazio Talami, Aureliano Milani, Prospero Minghetti.

Reggio Emilia’s Episcopal Palace, which exists since at least the 12th century, and was enlarged in the 15th and 16th century, and subsequently modified in the 17th century by the architect Bartolomeo Avanzini, houses a collection of valuable works of art, some of which are owned by the Curia, and others which come from suppressed churches. The exhibits provide a historic overview of the religious buildings in the diocese starting from the Early Middle Ages: the cathedral, rural churches, and monasteries. Items from the 4th to the 16th centuries are on display, including glassworks, metal objects, textiles, sculptures, paintings (frescos and panels), ceramics, and archive documents with wax seals. The second floor of the building displays altarpieces by local painters from the 17th to the 19th century, wooden furniture, and collections and donations acquired by the museum over time (Don Cesare Salami and Don Archimede Guasti collections).

Some of the most remarkable items on display include a series of capitols (12th century) from the ancient rural church in S. Vitale di Carpineti, numerous stone fragments from other ancient rural churches, frescoes depicting Christ Pantocrator (13th century) from the cathedral’s facade, the marble slab with polychrome traces depicting a vesica piscis with a image of Christ and the symbols of the Four Evangelists, which was previously part of the Duomo’s ambon (12th century), a “pained” wooden crucifix (15th century), a Crucifixion by Bartolomeo and Jacopino da Reggio (14th century), a panel painting by the Reggio-born Bernardino Orsi (1501), a fine silver tabella pacis by G. B. Campi also known as Bombarda (16th century), the chasuble of Saint Charles Borromeo (16th century), along with other liturgical objects and historic documents, including a scroll “signed” by Matilda of Tuscany and a collection of episcopal seals (13th to 16th centuries). Gioacchino da Fiore’s exceedingly rare Liber Figurarum (13th century) is of particular interest.
Some of the artists who painted the altarpieces (17th to 19th centuries) include: Palma the Younger, Paolo Piazza, Andrea Celesti, Orazio Talami, Aureliano Milani, and Prospero Minghetti.

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.