Villa Braghieri


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Pubblicazioni e Cataloghi
Brigati E., Villa Braghieri, gioiello di Castel San Giovanni, Piacenza, LIR Edizioni, 2008.
Landi E., Villa Scotti Cadelbosco Braghieri, in Matteucci A.M., Manfredi C.E., Coccioli Mastroviti A., Ville piacentine, Piacenza, TEP Edizioni d'arte, 1991, pp. 524-528
Gandini G., Villa Braghieri a Castel San Giovanni, in Castel San Giovanni Ieri e oggi 1290-1990-, Piacenza, TEP edizioni, 1990.
Landi E., Villa Scotti Cadelbosco Braghieri, in Matteucci A.M., Manfredi C.E., Coccioli Mastroviti A., Ville piacentine, Piacenza, TEP Edizioni d'arte, 1991, pp. 524-528
Gandini G., Villa Braghieri a Castel San Giovanni, in Castel San Giovanni Ieri e oggi 1290-1990-, Piacenza, TEP edizioni, 1990.
Villa Braghieri
Via Emilia Piacentina, 31
Castel San Giovanni (PC)
Via Emilia Piacentina, 31
Castel San Giovanni (PC)
Tel: 0523 889 613, 0523 889 614
Fax: 0523 737 833
Fax: 0523 737 833
villa monumentale
Storia
Casa-museo/dimora storica
Casa-museo/dimora storica
L’edificio si presenta con due volumi squadrati e affiancati: il maggiore per la parte residenziale e il minore per le rimesse e le scuderie. I vani interni si sviluppano in modo articolato su due livelli (piano terreno e primo piano) collegati da un imponente e scenografico scalone che si diparte dall’atrio. Al piano interrato le cantine, ottimamente costruite e ben conservate, si estendono interamente sotto l’area destinata a usi abitativi. La decorazione a stucco a fresco costituisce l’elemento di maggior pregio dell’intero complesso architettonico. Villa Braghieri ha origine alla fine del XVII secolo, come “casino di campagna” del conte Daniele Chiapponi: una dimora per la villeggiatura di cui la classe nobiliare piacentina sentiva fortemente l’esigenza a quel tempo. La villa è composta da ventitré stanze riccamente arredate a testimonianza del gusto dei proprietari che l’hanno abitata: in particolare, la Camera Svizzera, presenta alle pareti “papier peint” prodotti in Alsazia, pregevoli stucchi si trovano nella Sala della Musica, nel Salotto Rosso e nella Sala della caccia, così come sono pregiate le decorazioni a tempera nella Sala del Biliardo, nel Salotto della Musica, nella biblioteca storica e al piano superiore nella Camera dell’Angelo, nel Salone d’onore, nella Camera dei forestieri e nel grazioso Bagno Rosa. In origine di proprietà del conte Daniele Chiapponi, la villa passava alla figlia Teodora sposata col marchese Annibale Adeodato Scotti di Castelbosco. Il nipote di Teodora, il marchese Carlo Scotti, dava alla villa l’aspetto e la dimensione attuali. Nel 1809, la villa diveniva proprietà di Pietro Albesani, presidente del Tribunale Penale di Piacenza, per poi passare per eredità, attorno al 1870, ai Gobbi-Belcredi, nobile casata pavese, e successivamente ai Braghieri, famiglia originaria della vicina località di Sarmato. Sarà L’avvocato Carlo Braghieri, sindaco di Castel San Giovanni agli inizi del Novecento, a lasciarla alla città per volere testamentario. Le terre basse 187 All’interno della villa è stata allestita un’esposizione di vestiti, arredi, suppellettili, fotografie, lettere, spartiti musicali, una collezione di pietre e cristalli, cimeli delle famiglie e dei tanti personaggi famosi che vi sono stati ospitati, come Giuseppe Verdi nel settembre del 1859. Il progetto di riqualificazione dell’edificio ha previsto la trasformazione della parte rustica in archivio storico e nuova biblioteca comunale, mentre le cantine ospitano il “Museo etnografico della Val Tidone”. In altri locali invece sono stati sistemati i materiali donati dal cardinale Agostino Casaroli alla sua città natale.
Paesaggi culturali
45.05781954513348,9.442040920257568,17
Dove si trova
ultima modifica:
26/01/2022
type:m
26744
http://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=26744