Villa Verdi, esterno
Busto in bronzo del maestro. Dall'originale in terracotta di V.Gemito
Interno della villa, camera di Giuseppina Strepponi con letto e busto della Strepponi
Interno della villa, camera di Giuseppe Verdi con letto e scrittoio
CSI
CSID Musicisti e cantanti
Villanova sull'Arda

Villa Verdi

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Barriere architettoniche
Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Guarino M., Villa Verdi, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 26, n. 21.
Via G. Verdi, 31
loc. Sant'Agata
Villanova sull'Arda (PC)
Tel: 0523 83 00 00
villa monumentale
Storia
Casa-museo/dimora storica
Arti dello spettacolo (cinema, danza, musica, lirica, teatro di figura, teatro di prosa)
Giuseppe Verdi (1813-1901)
Oltre a documentarne l’attività di compositore ed evocare il genio del grande musicista italiano, Villa Verdi si prefigge di mettere in luce l’uomo, nella sua vita quotidiana e nelle sue passioni autentiche. Dopo aver vissuto a Vienna, Londra e Parigi, spinto dal desiderio di tornare nei luoghi che lo avevano visto crescere, Giuseppe Verdi acquista quella che diventerà la sua dimora preferita: la tenuta Sant’Agata, ampliata e sistemata nel 1849 dal Maestro, che qui abitò con la seconda moglie, la celebre cantante lirica Giuseppina Strepponi. L'odierno percorso museale si snoda solo in una parte dell'edificio, attraversando la stanza della Strepponi, con gli arredi originali, lo spogliatoio della cantante, la camera da letto-studio di Verdi, con, e altre due sale, nelle quali si conservano documenti, fotografie, copie di opere verdiane e l'arredo della camera da letto del Grand Hotel di Milano dove il musicista morì. La villa è circondata da un grande parco progettato dal compositore e fa parte di un itinerario verdiano che ha altre tappe a Roncole e a Busseto.

Le stanze visitabili sono quelle abitate dal musicista e dalla moglie. Lo spogliatoio della consorte contiene, oltre alla toilette e all’armadio con i vestiti, un piano a sei pedali marca Fritz usato dal compositore negli anni che vanno da Rigoletto a Aida. Sotto il pianoforte è posto un baule con gli effetti personali e la partitura de La forza del destino. Nella stanza adiacente, adibita dalla Strepponi a camera da letto fanno mostra di sé il letto con baldacchino in stile genovese, il reliquiario, i mobili intarsiati, i quadri della scuola del Correggio la signora amava. Giuseppina Strepponi si spense in questa stanza il 14 novembre 1897.
La camera dove dormiva e lavorava Verdi è senza dubbio quella più suggestiva, con lo scrittoio sul quale il Maestro componeva, il letto a baldacchino, il pianoforte, libri e il busto-ritratto in terracotta eseguito da Vincenzo Gemito a Napoli nel 1872, già sistemato nel parco della villa. Particolarmente evocativa la teca ove si conservano i guanti utilizzati in occasione della direzione della Messa di Requiem a Milano il 22 maggio del 1874, in memoria di Alessandro Manzoni, al quale il Maestro era legato da profonda ammirazione e amicizia. Nello studio figurano spartiti e scritti verdiani, ma anche di altri musicisti come Bach, Mozart, Haydn e Beethoven, la cappelliera con il suo cilindro e altri documenti che riguardano la vita politica del musicista che fu Deputato e Senatore del Regno d’Italia. Infine la camera dell’Hotel de Milan, l’albergo milanese dove Verdi spirò all’alba del 27 gennaio 1901 i cui arredi furono trasportati presso la villa.

Besides documenting the great Italian musician’s activities as a composer and recalling his genius, Villa Verdi aims to show Verdi as a man, his every day life and his real passions. After having lived in Vienna, London and Paris, pushed by the desire to return to the places where he had grown up, Giuseppe Verdi bought what was to become his perfect abode: Sant'Agata estate, enlarged and reorganised in 1849 by the Maestro, who lived here with his second wife, the famous opera singer Giuseppina Strepponi. The museum is set up only in a part of the building, in Giuseppina Strepponi’s room, with its original furniture, in the singer’s dressing room, in Verdi’s bedroom-study, and in two other rooms where documents, photographs, copies of Verdi's operas are kept along with the furniture from the bedroom of the Grand Hotel et de Milan where the musician died. The villa is surrounded by a large park designed by the composer and is part of a Verdi itinerary that also includes Roncole and Busseto.

The rooms that can be visited are the ones that were lived in by the musician and by his wife. Verdi’s wife's dressing room, as well as containing her dressing table and wardrobe with her clothes, also has a six-pedal Fritz piano that was used by the composer in the years between Rigoletto and Aida. Under the piano there is a trunk containing personal belongings and the score of La Forza del Destino. In the room next door, that was used by Giuseppina Strepponi as a bedroom, there is the Genoese style four-poster bed, the reliquary, the inlaid furniture, and the paintings by the School of Correggio that the lady loved. Giuseppina Strepponi died in this room on 14th November 1897.
The room where Verdi slept and worked is without doubt the most impressive, with the desk where the Maestro used to compose, the four-poster bed, the piano, his books and the terracotta portrait-bust made by Vincenzo Gemito in Naples in 1872, that used to be in the villa’s grounds. A particularly evocative showcase is the one holding the gloves worn by the Maestro when he conducted the Requiem Mass in Milan on 22nd May 1874 in memory of Alessandro Manzoni, a friend whom Verdi greatly admired. In the study there are scores and written texts by Verdi, but also by other musicians such as Bach, Mozart, Haydn and Beethoven, the hat stand with his top hat and other documents related to the political life of the musician, who was a member of parliament and a senator of the Kingdom of Italy. And then there is the furniture from the room in the Grand Hotel et de Milan, where Verdi passed away at dawn on 27th January 1901, that were taken to the villa.

Paesaggi culturali

Paesaggi culturali: Le prime tracce di Giuseppe Verdi partono da Roncole di Busseto, alla casa natale del compositore: un'umile abitazione di campagna tutt’ora esistente e visitabile. Inoltre, a Roncole, nel ristorante fondato da Giovannino Guareschi si trova la mostra "Tutto il mondo di Guareschi", che illustra con pannelli contenenti disegni, documenti e fotografie, la vita e l'opera dello scrittore. Sempre a Busseto, Casa Barezzi, dimora di Antonio Barezzi e sede dell'ottocentesca Filarmonica Bussetana era la palestra giovanile del compositore. In questo palazzo, che si affaccia su Piazza Verdi, è stato ripristinato lo storico salone sede dell'Associazione Amici di Verdi. Da ricordare anche Palazzo Orlandi che Verdi acquistava nel 1845 per viverci sempre con Giuseppina Strepponi, prima di scegliere la tenuta di Sant’Agata.

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.