Museo dell'Abbazia e Collezione Mazzolini
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Bonilauri F., Museo dell’Abbazia di S. Colombano, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 18, n. 4.
Boccaccia B. (a cura), Il Museo di San Colombano in Bobbio, Castelsangiovanni, 1994
La Chiesa, il Monastero ed il Mosaico di San Colombano in Bobbio, Bobbio, 1992
Piazza Santa Fara, 5
Bobbio (PC)
Archeologia classica
Archeologia medievale
Arte medievale (XI-XV secolo)
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
Arte sacra
Scultura
Arte contemporanea attuale (1950 ad oggi)
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Il museo occupa alcune delle sale cinquecentesche prospicienti il chiostro, originariamente destinate allo Scriptorium e alle arti liberali. Vi trovano posto numerose testimonianze storiche, artistiche, archeologiche comprese fra l'età romana, e quindi collegabili alle più antiche vicende insediative del territorio circostante, e il XVI secolo, che ripercorrono la storia del vasto complesso benedettino con i suoi diversi corpi di fabbrica e l'annesso edificio basilicale. Fra i reperti archeologici annoverati nella raccolta del museo e provenienti dai dintorni e dall'area stessa della basilica (cripta), si segnalano in particolare una sepoltura risalente al IV sec. d.C. e, per il suo valore di documento storico, la lapide donata da re Liutprando a Cumiano, che fu abate dal 653 al 661. Vicende e trasformazioni nel tempo dell'edificio basilicale sono attestate da vari reperti lapidei, architettonici e scultorei. La documentazione è completata da arredi sacri e dipinti di Luini, Lanzani e Campi. Di particolare pregio sono le oreficerie e la serie degli arredi sacri, primo fra tutti la preziosa teca eburnea (Teca di Orfeo), databile tra il II e il V d.C., restaurata nel 2002 grazie ai finanziamenti dell'Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna.
MUSEO COLLEZIONE MAZZOLINI
Si tratta di un’imponente collezione di capolavori d’arte contemporanea, frutto dell’unione di due raccolte: quella personale di Rosa Mazzolini e l’ingente collezione che ereditò nel 1994 dai fratelli Simonetti, medici milanesi presso il cui studio la Mazzolini aveva prestato servizio in qualità di assistente. Si tratta di una raccolta di circa 900 opere tra dipinti, disegni e sculture, di autorevoli artisti come Enrico Baj, Renato Birolli, Carlo Carrà, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Ottone Rosai, Lucio Fontana, Achille Funi, Piero Manzoni, Mario Nigro, Giò Pomodoro e Mario Sironi. L’esposizione comprende opere di artisti italiani principalmente realizzate tra gli anni ’30 e gli anni ’60 ed è preceduta da tre sale, in cui i visitatori possono trovare la storia dei collezionisti e le loro passioni, oltre ad un piccolo excursus sugli artisti della collezione