Museo della Basilica di San Domenico
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no
Servizi
Servizi igienici
Tipologia Collezioni
Dipinti
Arredi sacri e liturgici
Paramenti sacri
Arredi sacri e liturgici
Paramenti sacri
Storia dell'edificio
Risale al 1228, per volontà dei frati Domenicani, il cantiere della basilica, consacrata poi nel 1251. L'edificio a tre navate è stato aumentato delle cappelle Pepoli sul fianco nord nel corso del XIV secolo e, tra il 1530 e il 1535, della cappella Ghisilardi, disegnata da Baldassarre Peruzzi. L'abside fu costruita nel XVII secolo. Tra il 1722 e il 1733 Carlo Francesco Dotti rimodernò l'intero impianto. La facciata subì rimaneggiamenti tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. L'interno conserva importanti opere d'arte. Nella cappella di S. Domenico, affrescata nel catino absidale da Guido Reni (Apoteosi di S. Domenico, 1615), si conservano il reliquiario di Jacopo da Roseto (1383), con il capo del santo, e la celebre arca, eseguita in tempi diversi. Tra il 1265 e il 1267 Nicola Pisano scolpì l'urna in collaborazione con gli allievi Arnolfo di Cambio, Pagno di Lapo e frà Guglielmo. Tra il 1469 e il 1473 Niccolò da Bari, detto per questa impresa Niccolò dell'Arca, realizzò la cimasa, integrata nel 1494 da Michelangelo, autore dell'angelo ceroferario di destra e delle statue di S. Petronio e S. Procolo; la statua del Battista si deve a Girolamo Coltellini. Alfonso Lombardi eseguì i rilievi del gradino marmoreo (1532). Nella basilica si segnalano inoltre Lo sposalizio di S. Caterina di Filippo Lippi (1501), il coro di frà Damiano da Bergamo (1541-1549), la pala con i Misteri del Rosario (1599-1600) dipinti da Ludovico Carracci, Cesi, Calvaert, Lavinia Fontana, Reni, Albani, Domenichino e il S. Tommaso d'Aquino del Guercino (1662).
Pubblicazioni e Cataloghi
Borghi B. (a cura di), San Domenico. Un patrimonio secolare di arte, fede e cultura, Minerva Edizioni, Bologna, 2013
Museo della Basilica di San Domenico, in Franzoni G., Baldi F. (a cura di), Bologna: una provincia, cento musei: l'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità: guida, Bologna, Provincia Settore cultura, Pendragon, 2005, p. 39.
Bonilauri F., Museo di San Domenico, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 100, n. 34.
D'Amato A., I Domenicani a Bologna, 2 voll., Bologna, Studio domenicano, 1988.
Museo della Basilica di San Domenico, in Franzoni G., Baldi F. (a cura di), Bologna: una provincia, cento musei: l'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità: guida, Bologna, Provincia Settore cultura, Pendragon, 2005, p. 39.
Bonilauri F., Museo di San Domenico, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 100, n. 34.
D'Amato A., I Domenicani a Bologna, 2 voll., Bologna, Studio domenicano, 1988.
Basilica di San Domenico
Piazza San Domenico, 13
Bologna (BO)
Piazza San Domenico, 13
Bologna (BO)
Tel: 051 640 041 1
Religione e culto
Arte sacra
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
Arte sacra
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
E’ stato ordinato nel 1956 nei locali contigui alla sacrestia della basilica, che con l'annesso convento rappresenta uno dei complessi monumentali di maggior rilievo della città. Vi meritano segnalazione la tavola con la 'Madonna del velluto' di Lippo di Dalmasio (1390 ca.), la 'Madonna col Bambino' di Giovanni Francesco da Rimini (1459), il 'Busto di S. Domenico' di Niccolò dell'Arca (1474), 'La Carità e San Francesco', due affreschi staccati di Ludovico Carracci e opere di Luini, Prospero Fontana, Ubaldo Gandolfi. Nella sala superiore si conservano il reliquiario di S. Luigi di Francia (fine del sec. XII), calici, ostensori, paramenti di manifattura emiliana e un baldacchino con gli stemmi delle compagnie delle Arti (1631).
It was set up in 1956 in the rooms adjacent to the sacristy of the basilica, which – with the annexed convent – is one of the city’s most important monumental complexes. Important works include the Madonna of the Velvet by Lippo di Dalmasio (c. 1390), the Madonna and Child by Giovanni Francesco da Rimini (1459), the Bust of St Dominic by Niccolò dell’Arca (1474), Charity and St Francis, two detached frescoes by Ludovico Carracci, and works by Luini, Prospero Fontana, Ubaldo Gandolfi. The upper room houses the reliquary of St Louis of France (late 12th century), chalices, monstrances, liturgical vestments made in the Emilia area, and a baldachin with the coats of arms of the guilds (1631).
Dove si trova
ultima modifica:
30/11/2023
type:m
26687
http://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=26687