Il chiostro nella stagione primaverile
L'Umanità verso il terzo millennio, scultura di Fra' Giancarlo , autore di altre opere disposte nel chiostro e nell'atrio del Convento
Una sala del Museo
Una sala del Museo, in primo piano di Cesare Fabbri (Lugo, sec.XVIII), Tabernacolo monumentale, legno di noce con intarsi in cigliegio, pero, ulivo, 1706
Zaccaria Zacchi (Volterra, 1473-1544), Madonna col Bambino (Sedes Sapientiae), terracotta, in origine policroma, 1523
Il chiostro nella stagione invernale
La raccolta di attrezzi agricoli disposti nel chiostro
Una sala del Museo, in primo piano:Crocifisso di Marco Zoppo, sec.XV
Marco Zoppo (Cento, 1433-Venezia, 1478), Crocifisso, tempera su tavola, sec.XV
Prospero Fontana (1512-1597), Crocefissione, olio su tela, 1580 Proviene dalla Chiesa dei Cappuccini di Cesenatico.In basso a sinistra porta la firma autografa dell'artista e la data:PROSPER FONTANA/M.D.LXXX
Bologna

Galleria di opere d’arte in San Giuseppe sposo

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Barriere architettoniche
Servizi
Tipologia Collezioni
Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi
Collina C. (a cura di), I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo - 2. ed. aggiornata, Bologna, Clueb, 2008.


Museo di San Giuseppe, in Franzoni G., Baldi F. (a cura di), Bologna: una provincia, cento musei: l'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità: guida, Bologna, Provincia Settore cultura, Pendragon, 2005, p. 42.

Landi E., Museo di San Giuseppe, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 101, n. 35.
Convento di San Giuseppe
Via Bellinzona, 6
Bologna (BO)

Arte
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Arte sacra
Arte figurativa
Arte astratta
In fase di riallestimento.

Fu fondato nel 1928 da padre Leonardo Montalti da Mercato Saraceno il quale, in seguito alla visita ai vari conventi delle province cappuccine di Bologna e della Romagna, raccolse il materiale più prezioso e più a rischio di dispersione al fine di preservarlo e di renderlo maggiormente fruibile. Ha sede in locali attigui all'elegante chiostro di Conti (1722) annesso alla chiesa di San Giuseppe. Vi si conservano circa cento dipinti e diversi arredi sacri provenienti da chiese e conventi di varie località emiliane e romagnole, tra i quali figurano opere di Pietro Lianori, Marco Zoppo, Innocenzo da Imola, Prospero Fontana, Calvaert, Cesi, Passerotti, Faccini, Scarsellino, Bononi, Cantarini, Franceschini, Crespi, Gandolfi, Calvi. Fra le opere moderne (sec. XX), lavori di Majani e Brindisi. Fra le sculture meritano segnalazione i gruppi plastici di Zaccaria Zacchi da Volterra (sec. XVI), Mazza, Piò, Rossetti.

It was founded in 1928 by Father Leonardo Montalti of Mercato Saraceno who, after visiting various convents in the Capuchin provinces of Bologna and Romagna, gathered the most valuable material – at risk of being dispersed – in order to preserve it and allow people to enjoy it. The museum is housed in the rooms off the elegant Conti courtyard (1722) annexed to the church of San Giuseppe. It has approximately 100 paintings and various sacred furnishings from churches and convents in the towns of Emilia-Romagna, including works by Pietro Lianori, Marco Zoppo, Innocenzo da Imola, Prospero Fontana, Calvaert, Cesi, Passerotti, Faccini, Scarsellino, Bononi, Cantarini, Franceschini, Crespi, Gandolfi and Calvi. Its 20th-century collection has works by Majani and Brindisi. Noteworthy sculptures include the groups by Zaccaria Zacchi, called Zaccaria da Volterra (16th century), Mazza, Piò and Rossetti.


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