Museo Civico Archeologico "A. Crespellani"





Servizi igienici
Sala per attività didattiche
Terrecotte
Manufatti litici
Reperti metallici
Lapidi e marmi
Armi e armature
Divise e uniformi
Materiale documentario
Le decorazioni superstiti della rocca di Bazzano, riconducibili a una maestranza emiliana ancora ignota ed estese a sei ambienti dell'ala ristrutturata fra il 1473, anno del passaggio dell'edificio a Giovanni II Bentivoglio, e il 1490, rappresentano un episodio rilevante nell'ambito della civiltà figurativa bentivolesca, specialmente in relazione alla Sala dei Giganti. Qui, infatti, a differenza della Sala dei Ghepardi e degli ambienti adiacenti, dove prevalgono insegne araldiche, il programma iconografico, commentato da un'iscrizione non ancora decifrata (parete est), appare più articolato. Tra gli elementi della composizione si distinguono infatti due figure di armati, che evocano presumibilmente eroi mitici o antenati della dinastia (Negro): la prima, più chiaramente identificabile, regge nella mano sinistra uno scudo con la sega dei Bentivoglio e il biscione degli Sforza, allusioni, rispettivamente, agli stemmi di Giovanni II e della moglie Ginevra Sforza, mentre sullo sfondo tracce di paesaggio con un albero e un capitello documentano l'assetto originario del ciclo. Purtroppo, lo stato di conservazione delle pitture non ne consente una più approfondita lettura, benchè raffronti stilistici e di tecnica permettano di accostare questo episodio ai dipinti murali del Castello di Ponte Poledrano raffiguranti le Storie del Pane. Si tratta infatti anche in questo caso di una tecnica più pratica ed economica, ma più facilmente deperibile, consistente in una sorta di tempera, più che di un affresco vero e proprio, in grado di penetrare solo superficialmente l'intonaco in quanto basata sull'utilizzo di latte e calce introdotta come legante (Negro).
All'interno della Sala dei Giganti venne allestito un teatro dove, a quanto si legge negli appunti di Tommaso Casini, nel XVIII secolo la bazzanese Accademia degli Uniti allestiva i propri spettacoli (Lidia Bortolotti, relazione letta in occasione della presentazione dei restauri degli affreschi del Castello).
Gli affreschi della Sala dei Ghepardi sono stati oggetto di intervento conservativo da parte dell'Istituto per i Beni Culturali secondo quanto stabilito dalla L.R. n. 18/2000.
Burgio R. e Campagnari S. (a cura di), Il museo civico archeologico Arsenio Crespellani nella Rocca dei Bentivoglio di Bazzano, Bazzano, Museo civico Arsenio Crespellani, 2008.
Burgio R., Campagnari S. (a cura di), Il Museo Civico Archeologico "Arsenio Crespellani" nella Rocca dei Bentivoglio di Bazzano, Bologna, 2008Albonico C., Le decorazioni bentivolesche, in Lidia Bortolotti, a cura di, Due castelli dai destini incrociati. I restauri di Bazzano e San Martino in Rio, "IBC Dossier", XII, 1, gennaio-marzo 2004, pp. 65-67.
Archeologia in Valle del Samoggia. Studi e ricerche sul popolamento antico, in «Quaderni della Rocca» IX, Bologna, 2002.
Guermandi M.P., Museo Civico Archeologico "Arsenio Crespellani", in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 80, n.2.
Santoro Bianchi S. (a cura di), Un secolo di archeologia: dall’album all’informatica, Bologna, 1992.
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D'Amico R., Le decorazioni murali della Rocca di Bazzano, in Santoro Bianchi S., La Rocca Bentivolesca e il Museo Civico “A.Crespellani” di Bazzano, Bologna, Bononia University Press, 1986, p. 49
La Rocca bentivolesca e il Museo civico A. Crespellani di Bazzano, testi di Bernardo Bagolini ... [et al], Imola, University press Bologna, 1980.
Via Contessa Matilde, 10
loc. Bazzano
Valsamoggia (BO)
Archeologia preistorica/paletnologia
Archeologia protostorica
Archeologia classica
Archeologia postclassica
Storia moderna
La sezione di storia moderna, inizialmente costituitasi per conservare una piccola raccolta di armi e divise del XIX secolo, è stata integrata nel 1983 da testimonianze sull'economia, la società e la realtà politica locale postunitaria, esposte nella parte della raccolta intitolata "In nome del re. Bazzano al tempo della statistica del Regno d'Italia: 1860-1870".
The section on modern history, initially established to hold a small collection of 19th-century weapons and uniforms, was expanded in 1983 to include displays on the local economy, society and political situation following Italian unification. The section, entitled “In nome del re. Bazzano al tempo della statistica del Regno d’Italia: 1860–1870”, examines Bazzano during the Kingdom of Italy.