Villa Griffone
CSI
CSID Scienziati e inventori
Sasso Marconi

Museo Marconi

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Barriere architettoniche
Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Museo Marconi, in Franzoni G., Baldi F. (a cura di), Bologna: una provincia, cento musei: l'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità: guida, Bologna, Provincia Settore cultura, Pendragon, 2005, p. 174.

Falciasecca G., Valotti B. (a cura di), Guglielmo Marconi: genio, storia e modernità, Milano, 2003.

Venturi S., Museo Guglielmo Marconi, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 117, n. 67.
Villa Griffone
Via Celestini, 1
loc. Pontecchio Marconi
Sasso Marconi (BO)
Tel: 051 846 121
villa con parco
Scienza e tecnica
Casa-museo/dimora storica
Strumentazione scientifica
Storico monografico
Guglielmo Giovanni Maria Marconi (1874-1937)
L’antica residenza della famiglia Marconi ospita la Fondazione e il Museo dedicati all’illustre scienziato. L’ordinamento espositivo, suddiviso in più spazi della villa, grazie all’integrazione di apparati storici, ipertesti, filmati e dispositivi interattivi, consente di ripercorrere le vicende che hanno caratterizzato la formazione e la vita dell’inventore con un’attenzione particolare per il periodo intercorrente fra il 1895, con i primi esperimenti di telegrafia senza fili, e il 1901, anno del primo segnale radio attraverso l’Atlantico. Tra le attività promosse dal museo c’è un programma di divulgazione scientifica per le scuole che si avvale di un laboratorio di esperimenti didattici relativi alla storia dell'elettricità, all'elettromagnetismo e alle telecomunicazioni.

Una serie di accurate ricostruzioni funzionanti di apparati scientifici dell'Ottocento sono collocate in diverse "isole espositive" dedicate ad alcune tappe fondamentali della storia dell'elettricità, ai precursori della storia della radio, alle applicazioni marittime dell'invenzione marconiana. Durante il percorso sono inoltre illustrati alcuni fondamentali sviluppi delle radiocomunicazioni nel XX secolo, in particolare il passaggio dalla radiotelegrafia alla radiofonia e alla radiodiffusione. In mostra sono anche interessanti documenti relativi alla formazione di Guglielmo Marconi (esposti nella celebre "stanza dei bachi") e alla sua attività di imprenditore nella Compagnia che egli fondò nel 1897 e che tuttora porta il suo nome.

The ancient residence of the Marconi family now houses the foundation and museum devoted to the eminent scientist. The exhibition layout, spread out through several rooms in the villa, relies on historical panels, hypertexts, films and interactive devices to examine the events that characterised the inventor’s training and life, paying special attention to the period between 1895, with the earliest experiments with wireless telegraph, and 1901, the year of the first radio signal across the Atlantic. The activities promoted by the museum include a programme of scientific studies for schools, using a laboratory of educational experiments regarding the history of electricity, electromagnetism and telecommunications.

Detailed working reconstructions of scientific equipment from the 19th century are located in various “exhibition islands” dedicated to some of the fundamental steps in the history of electricity, from the forerunners in the history of radio to the maritime applications of Marconi’s invention. The itinerary also illustrates several fundamental developments in 20th-century radio communications, particularly the transition from wireless telegraphy to radiotelephony and broadcasting. Also on display are interesting documents regarding Marconi’s training (displayed in the famous “Stanza dei Bachi”) and his work as an entrepreneur with the company he founded in 1897, which still bears his name.

Paesaggi culturali

A Bologna sulla facciata di Palazzo Orlandini, dove nacque Marconi, è presente una lapide a sua memoria. Lo scienziato si formava alla Scuola di Applicazione per gli Ingegneri, oggi Archivio di Stato, che nel 1904 gli conferiva la laurea ad honorem, discussa nell’Aula Magna di Palazzo Poggi. Diversi musei cittadini ricordano l’operato dell’inventore tra cui il Museo della Storia di Bologna, il Museo Crescenzi-Pacinotti, il Museo della Comunicazione e del Multimediale G. Pelagalli e il Museo del Patrimonio Industriale. Le esequie vennero celebrate in San Petronio nel 1937 e la salma posta nella tomba di famiglia nella Certosa di Bologna, in attesa della costruzione del Mausoleo nella Villa a Pontecchio Marconi.

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