Vaso da farmacia
Bilancia in argento settecentesca di elegantissima fattura: decorata al centro con una piccola scultura, sempre in argento, raffigurante S. Luca evangelista, e ai lati da due angioletti che sorreggono le croci simbolo delle due Confraternite di Santa Maria della Vita e della Morte.
La croce della Compagnia dei Battuti
Antico mortaio con il simbolo della Confraternita
Reliquiario del Beato Bonaparte Ghisilieri (Sec. XVII)
Tra i calici in argento variamente lavorato, realizzati in epoche diverse che vanno dal XVII al XX secolo, troviamo esemplari che recano la firma dei migliori argentieri bolognesi (Carlo Falconieri del XVII sec., Camillo Canali del XVIII sec.).
Interno del Museo della Sanità
Interno del Museo della Sanità
Bologna

Museo della Sanità e dell'Assistenza

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi
Campanini G. e Ruvoli S. (a cura di), Guida al complesso monumentale di Santa Maria della Vita: santuario, museo, oratorio, Bologna, Compositori, 2006.

Museo della Sanità e dell'Assistenza, in Franzoni G., Baldi F. (a cura di), Bologna: una provincia, cento musei: l'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità: guida, Bologna, Provincia Settore cultura, Pendragon, 2005, p.52.

Campanini G. (a cura di), Il museo della sanità e dell'assistenza della città di Bologna, Argelato, Minerva, 2003.

Sassu G., Oratorio di Santa Maria della Vita, Bologna, Costa, 2001.

Foschi M., Museo della Sanità e dell’Assistenza, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 99, n.31.

Museo della Sanità e dell'Assistenza, in Franzoni G., Baldi F. (a cura di), Bologna: una provincia, cento musei: l'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità: guida, Bologna, Provincia Settore cultura, Pendragon, 2005, p. 52.
Complesso di Santa Maria della Vita
Via Clavature, 8-10
Bologna (BO)
Tel: 051 199 363 43
Arte
Strumentazione scientifica
Arte sacra
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
Arti applicate
Arte figurativa
Arte astratta
TEMPORANEAMENTE CHIUSO
All'interno del Santuario di S. Maria della Vita, gli ambienti che un tempo appartenevano all'antico Ospedale (1260-1798) ospitano la collezione di oggetti di devozione legati alla storia della Confraternita dei Battuti di S. Maria della Vita, fondatori del complesso e della prima struttura assistenziale della città, nonché nucleo originario dell'attuale Ospedale Maggiore. Il museo si propone di ripercorrere la storia della sanità e dell'assistenza nella città di Bologna. A questo scopo sono raccolti, assieme a dipinti, paramenti e arredi sacri di proprietà della Confraternita, materiali scientifici provenienti dall'antica Farmacia dell'Ospedale della Vita, come gli albarelli e gli strumenti sanitari; da segnalare anche una bilancia settecentesca.

Il museo è stato inaugurato nel 1999 al termine dell'impegnativa opera di restauro che ha interessato il complesso di Santa Maria della Vita, uno dei più importanti monumenti del Barocco bolognese. Allestito come una grande sacrestia barocca, occupa degli ambienti che ospitarono l'antico Ospedale dei Battuti o della Vita. Gli spazi espositivi si concentrano prevalentemente in due sale: nella prima si dispiega la quadreria, in cui spiccano le due opere di Gaetano Gandolfi, gli arredi liturgici e i paramenti sei-settecenteschi legati alla storia del Santuario, il famoso ritratto di Luigi XIV, Re di Francia, in miniatura realizzata da Jean Petitot (1607-1691). La seconda sala contiene 150 vasi da farmacia (non tutti esposti) provenienti dalla vecchia Farmacia dell'Ospedale della Vita. Contigua al complesso è la chiesa omonima, un edificio a pianta ellittica progettato da Bergonzoni (1692), con cupola in rame disegnata da Antonio Bibiena, al cui interno è sistemato il Compianto del Cristo morto di Nicolò dell'Arca (realizzato nel 1463) composto da sette statue in terracotta. Sempre a seguito dei lavori di restauro, è stato inoltre, aperto al pubblico l'Oratorio dei Battuti, con unico accesso dal museo del quale è parte integrante. La sua origine risale al XV secolo, ma la forma attuale, a pianta rettangolare, è dell'inizio del XVII secolo. Fra le opere che decorano le pareti e il soffitto sono la pala d'altare del Nosadella (1500-1571); quattro statue in stucco dei santi protettori della città, due delle quali eseguite da Alessandro Algardi (1598-1654); i quadri con episodi della fondazione e della vita dell'ospedale, fra cui quelli di Cavedoni (1577-1662), Menghino del Brizio, Calvaert; Il Transito della Vergine (1519-1522) di Alfonso Lombardi.

Inside the Sanctuary of Santa Maria della Vita, the rooms that once pertained to the old hospital (1260–1798) now house a collection of devotional objects tied to the history of the Confraternity of the Battuti of Santa Maria della Vita, the flagellants who founded the complex and the city’s first charitable institution, as well as the original structure of what is now the Maggiore Hospital. The museum examines the history of healthcare and charity in Bologna. Alongside paintings, ornaments and sacred furnishings owned by the confraternity, it also displays scientific materials from the ancient pharmacy of the Ospedale della Vita, such as albarelli (drug jars) and medical implements, including a noteworthy 18th-century scale.

The museum was inaugurated in 1999 following difficult restoration work conducted on the complex of Santa Maria della Vita, one of Bologna’s most important Baroque monuments. Set up as a large Baroque sacristy, it occupies the rooms that housed the old hospital, the Ospedale dei Battuti (also known as the Ospedale della Vita). The exhibition spaces are concentrated chiefly in two rooms. The first is the picture gallery, boasting two works by Gaetano Gandolfi, 17th- and 18th-century liturgical furnishings and vestments tied to the history of the sanctuary, and the famous portrait of Louis XIV, King of France, in a miniature by Jean Petitot (1607–91). The second has 150 drug jars (not all of which on display) from the old pharmacy of the Ospedale della Vita. Situated next to the complex is the church by the same name, a building with an elliptical plan by Bergonzoni (1692), with a copper dome designed by Antonio Bibiena. The interior boasts the Lamentation by Nicolò dell’Arca (made in 1463) composed of seven terracotta statues. Following restoration work, the Oratorio dei Battuti was also opened to the public, providing the sole access to the museum of which it is an integral part. The oratory dates from the 14th century, but its current rectangular plan is datable to the early 17th century. The works decorating the walls and ceiling include the altarpiece by Nosadella (1500–71); four stucco statues of the patron saint of the city, two of which by Alessandro Algardi (1598–1654); paintings of episodes of the foundation and the life of the hospital, including those by Cavedoni (1577–1662), Menghino del Brizio and Calvaert; and Alfonso Lamberti’s Transit of the Virgin (1519–22).

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