Mondo Agricolo Ferrarese

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Archivio storico
Fototeca
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Arredi e mobilia
Libri
Burattini
Attrezzatura di scena
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Attrezzi da lavoro
Carrozze e mezzi non motorizzati
Scenografie
Copioni
Locandine e manifesti
Tozzi Fontana M., Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 138, n. 36.
Guarino M. (a cura di), Chi è di scena, Baracche, burattini e marionette dalle collezioni emiliano-romagnole, supplemento a “IBC”, 1999.
Scaramagli G., Sitti R., Ticchioni C. (a cura di), Inventario-guida del Centro di Documentazione Mondo Agricolo ferrarese. Raccolta Guido Scaramagli, Ferrara, 1985.
loc. San Bartolomeo in Bosco
Ferrara (FE)
Arti e tradizioni popolari
Arti dello spettacolo (cinema, danza, musica, lirica, teatro di figura, teatro di prosa)
Etnologia/Etnografia
Ecomuseo
Nel fienile trovano posto due ateliers di burattinai, corredati di palco, scene mobili e copioni, ascrivibili a due importanti personalità: Ettore Forni e Pompeo Gandolfi. Ettore Forni (1877-1959), burattinaio, scultore, drammaturgo e scenografo, ha lavorato soprattutto nell’area ferrarese e rodigina, ma anche nelle province di Modena, Ravenna, Bologna. La sua collezione comprende 53 burattini, un centinaio di scenografie, 24 pezzi di attrezzeria (armi, suppellettili, ecc), oltre 130 copioni, un teatrino con frontone, un secondo teatrino smontabile di dimensioni più ridotte, 8 plance, documenti, lettere e locandine.
Pompeo Gandolfi (1896-1971) ha operato nella seconda metà del Novecento soprattutto nella provincia di Bologna. Antifascista, ebbe problemi durante il regime, ma riuscì comunque a manifestare le proprie idee con i suoi burattini. La figlia Mirka che lavorava con lui ha destinato al museo i materiali del padre. Il suo fondo comprende una ventina di burattini, altrettanti canovacci, 50 scenografie e una decina di pezzi di attrezzeria.
The barn houses two puppeteers’ workshops, including stages, mobile stage sets, and scripts, owned by two important local figures: Ettore Forni and Pompeo Gandolfi. The puppeteer, sculptor, playwright, and scenographer Ettore Forni (1877-1959) worked mostly in the Ferrara and Rovigo areas, but also in the provinces of Modena, Ravenna, and Bologna. His collection comprises 53 puppets, about 100 set designs, 24 stage props (weapons, fittings, etc.), over 130 scripts, a puppet theatre with gable and a smaller, dismountable puppet theatre, 8 gangplanks, documents, letters, and posters.
Pompeo Gandolfi (1896-1971) was active in the second half of the 20th century, especially in the province of Bologna. His anti-fascist ideals caused him some trouble during Mussolini’s dictatorship, but he was nevertheless able to express his ideas through his puppets. His daughter Mirka, who worked with him, donated her father’s material to the museum. Gandolfi’s collection comprises about 20 puppets, a similar number of scripts, 50 set designs, and about 10 stage props.