La sede del Museo Lapidario,in fase di ristrutturazione
La Cattedrale
Scorcio della Cattedrale con la Ghirlandina
La fiancata sulla piazza con la Porta Regia e la Porta dei Principi
Particolare della facciata con il rosone gotico
Modena

Musei del Duomo

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Cavani R., Guida al Museo lapidario del Duomo di Modena, Modena, I musei del Duomo, Genova, B.N. Marconi, 2006.

Il museo del Duomo di Modena, s.l., edizioni d'arte Marconi, 2002.


Museo Lapidario del Duomo, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 73, n. 34.

Trovabene G., Il Museo Lapidario del Duomo, in "Modena. I Beni Culturali", Modena 1984.
Via Lanfranco, 4
Modena (MO)
Tel: 059 216 078
Religione e culto
Arte sacra
Lapidaria
Il Museo del Duomo conserva un notevole patrimonio artistico legato alla vicenda storica del Duomo e alla figura di S. Gemignano, protettore della città e composto da diverse tele rappresentative della scuola pittorica emiliana fra XVII e XVIII e da una ricca serie di suppellettili e apparati liturgici. Nel Lapidario sono ospitati rilievi, sculture ed epigrafi di età romana, medievale e rinascimentale recuperati nel corso di lavori di manutenzione e restauro sulla fabbrica del Duomo nell'Ottocento e nel Novecento o rimossi dalla loro sede originaria, oppure ancora venuti in luce durante interventi di scavo.

Il percorso di visita ha inizio con cinque tele raffiguranti le apparizioni di Cristo dipinte da Bernardino Cervi nel 1621 per la distrutta Cappella della Resurrezione e un ricco arredo d'altare seicentesco in argento, composto da una croce e da sei candelieri, usato quale dotazione dell'altare maggiore durante le solennità. Dedicata a San Geminiano, la seconda sala ospita una grande immagine trecentesca in rame sbalzato raffigurante il patrono modenese e le suppellettili liturgiche che la tradizione agiografica attribuisce al Santo, quali l'altarolo portatile di epoca romanica e il pastorale cinquecentesco. Completano l'allestimento la ricca dotazione dell'altare del Santo situato nella cripta (candelieri, vasi porta-palma, lampade in argento) donata alla Cattedrale dalla Comunità modenese e realizzata nel 1833. La terza e la quarta sala sono dedicate al tesoro della Cattedrale, costituito da paramenti liturgici, argenteria d'altare e reliquiari. Nella sala degli arazzi sono collocati gli esemplari con le Storie della Genesi tessuti a Bruxelles intorno al 1560-70. A chiusura della visita, la mostra permanente dei codici espone a rotazione le preziose rarità dell'annesso Archivio Capitolare. Nel patrimonio del Lapidario predominano per importanza e qualità estetica le "metope" del Duomo, magnifica serie di otto grandi sculture romaniche caratterizzate da inconsuete immagini di esseri mostruosi e fantastici. Opera di un seguace di Wiligelmo, erano collocate originariamente sulle testate degli archi della navata centrale. Vi si annoverano inoltre marmi di età romana variamente riutilizzati durante la costruzione della cattedrale, frammenti lapidei provenienti dagli edifici precedenti l'attuale duomo, l'Arca di San Geminiano, alcuni rilievi e sculture romanici prodotti nell'ambito della grande officina diretta da Wiligelmo e altre opere dei Maestri Campionesi.

The Duomo Museum is home to a valuable collection of art related to the history of the Duomo and the life of Saint Gemignano, the city’s patron saint. The museum’s holdings include numerous paintings from the Emilia school between the 17th and 18th century and an extensive series of liturgical objects and furnishings. The Lapidarium features bas relief, sculptures, and epigraphs from the Roman era, the Middle Ages, and the Renaissance, found during maintenance and restoration work performed in the Duomo in the 19th and 20th centuries, or removed from their original locations, or found during other archaeological digs.

The museum’s exhibits begin with five 1621 paintings by Bernardo Cervi depicting the apparitions of Christ and originally intended for the now destroyed Chapel of the Resurrection and a precious 17th century silver altar set, comprising a cross and six chandeliers, used on the main altar during solemn ceremonies. The second hall is dedicated to Saint Geminiano, and features a large, 14th century embossed copper image of the Saint, as well as the liturgical furnishings traditionally attributed to the saint, such as the Romanesque-era portable altar and the 16th century crosier. The exhibit is completed by the well-furnished set from the Saint’s altar in the crypt (chandeliers, silver lamps, altar vase) donated to the Cathedral by the Modena community and completed in 1833. The third and fourth halls are dedicated to the treasure of the Cathedrals, comprising liturgical vestments, altar silverware, and reliquaries. The hall of tapestries displays tapestries depicting the Genesis woven in Brussels around 1560-70. The visit ends with the permanent exhibition of ancient books, which displays precious rare books from the adjacent Archivio Capitolare on a rotation basis. The Lapidarium’s most notable items, due in part to their esthetic qualities, include the Duomo’s metopes, a magnificent series of eight huge Romanesque statues characterized by unusual depictions of imaginary monsters. Sculpted by one of Wiligelmo’s followers, they were originally placed on the head of the arches of the central nave. The Lapidarium also features Roman era marble items that were re-used during the construction of the Cathedral, fragments from the buildings that preceded the Duomo, the Arch of Saint Geminiano, some Romanesque bas-relied and sculptures produced in Wiligelmo’s workshop, and other works by the Maestri Campionesi sculptors.

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