Officina Pellegrini, interno. Foto di Luca Bacciocchi.
Officina Pellegrini, esterno. Foto di Luca Bacciocchi.
Officina Pellegrini, interno. Foto di Luca Bacciocchi.
CSI
CSID Artisti
Monte San Pietro

Officina Pellegrini

Orari e Tariffe
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Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
L'ultima piazzetta. Gino Pellegrini, Maglio Editore, 2015
Clorari Pellegrini Osvalda, Patrizio Peterlini, Eugenio Riccomini, Gino Pellegrini, Montanari editore, 2016
Officina
Via Gavignano 34
loc. Monte San Pietro
Monte San Pietro (BO)
E-mail 
Tel: 051 6768440
casa-officina
Arte
Arte contemporanea attuale (1950 ad oggi)
Pellegrini Gino (1940/ 2014)

Officina Pellegrini, la casa-laboratorio dell’artista, è una vera e propria fucina dove accanto ai pennelli e ai colori è esibita ogni sorta di attrezzo utile a trasformare gli oggetti più diversi in opere d’arte, poiché Pellegrini utilizzava gli objet trouvè, come i resti di finestre o mobili, con la stessa sensibilità con cui usava i colori. L’Officina si trova in una casa colonica sulla collina bolognese di Monte San Pietro e ricorda le botteghe rinascimentali, dove i confini tra la sapienza artistica e quella artigianale si fondono per dar vita a un'opera unica. All’esterno la casa presenta le pareti scenograficamente dipinte con fiori multiformi; del resto, l'attenzione al particolare e alle infinite sfumature della natura accompagnò Pellegrini per tutta la vita grazie alla sua formazione statunitense e ai numerosi fondali dipinti per il cinema. Il multiforme fervore creativo di Pellegrini ha lasciato numerose testimonianze che durante la vita dell’artista non hanno mai trovato un'organizzazione sistematica e oggi sono custodite dalla moglie Osvalda Clorali.

Paesaggi culturali

Officina Pellegrini è solo l’inizio di un percorso immersivo nelle opere dell’artista sparse nelle città dell’Emilia-Romagna; l'esperienza maturata nella realizzazione di scenografie per il cinema confluiva, infatti, nella realizzazione di grandi allestimenti ambientali. Nel 1982, e a più riprese negli anni, Pellegrini riqualificava gli spazi aperti della piazzetta Betlemme di San Giovanni in Persiceto costruendo un suggestivo paesaggio surreale, grazie ad aneddoti e storie fantastiche degli abitanti della piazzetta che prendevano vita sulle pareti delle case., Spostandosi a Conselice, Pellegrini realizzava la piazzetta Guareschi, curava le decorazioni della biblioteca e della scuola media ad Anzola dell’Emilia, dipingeva un lungo murales dedicata a Olindo Guerrini a Lavezzola e imbelliva la palestra di Castel di Casio. Anche a Dozza, borgo “del Muro Dipinto”, Pellegrini affrescava il muro della Caserma dei Carabinieri con un intervento a trompe l’œil celebrativo del 150° dell’Unità d’Italia.

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