Enrico Bandini, Ritratto dello scultore Tommaso Bandini (metà sec. XIX)
Bernardo Bellotto, Paese in riva al fiume, 1747 ca.
Maestro della Misericordia, Madonna in trono con bambino, 1360-70
Levriero, Parmigianino
Targa in bronzo, esposta all'esterno del Museo, con il logo del riconoscimento “Museo di Qualità” assegnato dall’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna.
Parma

Pinacoteca Stuard

Orari e Tariffe
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Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Pinacoteca Giuseppe Stuard, in I musei di qualità della regione Emilia-Romagna 2010-20112, Bologna, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, 2010, p. 72.

Collina C. (a cura di), I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo - 2. ed. aggiornata, Bologna, Clueb, 2008.


Barocelli F. (a cura di), La Pinacoteca Stuard di Parma: gli ambienti storici, le sculture, le incisioni, gli arredi, Milano, Mazzotta, 2005.

Bortolotti L., Pinacoteca “Giuseppe Stuard”, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 37, n. 20.

Barocelli F. (a cura di), La Pinacoteca Stuard di Parma : dipinti e disegni antichi e moderni, Milano, Mazzotta, 2000.

Barocelli F., La pinacoteca "Giuseppe Stuard": Il percorso museale, Parma : Comune di Parma, Azzali, c1978, stampa 1998.

Barocelli F., La Pinacoteca Stuard di Parma, Milano, 1996.

Godi G., La Pinacoteca Stuard di Parma, Parma, 1987.
Via Borgo Parmigianino, 2
Parma (PR)
Arte
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Arti applicate
Archeologia postclassica
Archeologia medievale
Arte figurativa
Arte astratta
Arte concettuale
La Pinacoteca è costituita dalle centoquaranta opere che il collezionista parmigiano Giuseppe Stuard (1790-1834) ha donato per lascito testamentario alla Congregazione di Carità di San Filippo Neri, proprietaria di una raccolta di dipinti e arredi connessi all'iconografia del Santo. Dal 1834, all'atto della donazione, i due nuclei sono stati accorpati nella sede attuale. Incrementato da progressive acquisizioni e donazioni, il percorso museale si sviluppa lungo ventidue sale in cui sono conservate opere artistiche e pittoriche appartenenti ad un periodo storico compreso tra il XV e il XX secolo. Si trovano dipinti, cimeli e testimonianze che documentano la storia della città di Parma e della famiglia Stuard, assieme a reperti archeologici medievali rinvenuti durante i lavori di restauro dell'edificio.

La collezione comprende oltre trecento opere pittoriche e grafiche, un considerevole numero di arredi dal Sei all'Ottocento e alcuni oggetti d'arte e artigianato. La scuola toscana dal Tre al Quattrocento è rappresentata da opere di Paolo di Giovanni Fei e Giovanni d'Ambrogio; interessanti le tavole di Nicolò di Tommaso, del Maestro della Misericordia e di Bicci di Lorenzo. Una tavoletta raffigurante Cristo portacroce è attribuita all'ambito di Paolo Uccello. Tra le opere di maggior interesse si segnala un disegno a penna raffigurante un levriero, forse eseguito dal Parmigianino per Fontanellato. Altri dipinti, di Lavinia Fontana, Orazio Samacchini, Sisto Badalocchio, Giovanni Lanfranco, Guido Reni, Guercino, Giuseppe Baldrighi e Pietro Melchiorre Ferrari illustrano la tradizione pittorica emiliana, mentre una serie di tele di Jacopo Palma il Giovane, Sebastiano Ricci e Francesco Fontebasso rappresentano l'ambito veneto. Tra gli stranieri figurano Brueghel, Zurbaran, Zoffany. Successive all'istituzione del museo le acquisizioni di due nature morte del Grechetto, un paesaggio di Bellotto, Ecce Homo di Guercino, la Vergine dello Schedoni nonchè la sezione ottocentesca con quadri di Carmignani, Pasini, Affanni, Baratta, Ximenes e De Stroebel.

The Art Gallery includes the 140 works that the Parma-born collector Giuseppe Stuard (1790-1834) bequeathed to the Oratory of Saint Philip Neri, which owns a collection of paintings and decorations related to Saint Philip Neri’s iconography. In 1834, when the donation was made, the two collections were brought together in their current location, and were subsequently gradually augmented by additional purchases and donations. The exhibition features 22 halls displaying paintings and other works of art from the 15th to the 20th centuries. Along with the paintings, there are mementos and chronicles documenting the history of the city of Parma and of the Stuard family, along with archaeological material from the Middle Ages unearthed during building restoration efforts.

The collection includes over 300 paintings and drawings, a significant number of decorations from the 16th to 18th centuries, and several artisanal and artistic objects. The Tuscan school from the 14th and 15th centuries is represented by works by Paolo di Giovanni Fei and Giovanni d'Ambrogio, as well as by interesting paintings by Nicolò di Tommaso, Pietro Maggi – also known as Maestro della Misericordia - and Bicci di Lorenzo. A small painting depicting Christ bearing the cross is thought to come from Paolo Uccello’s workshop. One of the most interesting works is an ink drawing depicting a greyhound, which may have been drawn by Parmigianino for the town of Fontanellato. Other paintings by Lavinia Fontana, Orazio Samacchini, Sisto Badalocchio, Giovanni Lanfranco, Guido Reni, Guercino, Giuseppe Baldrighi, and Pietro Melchiorre Ferrari represent the painting traditions of Emilia, while a series of works by Jacopo Palma the Younger, Sebastiano Ricci and Francesco Fontebasso do the same for Veneto. Foreign painters represented in the collection include Bruegel, Zurbaran, and Zoffany. Numerous works were acquired after the Museum was founded, including two still life paintings by Grechetto, a landscape by Bellotto, Guercino’s Ecce Homo, Schedoni’s Virgin, and a series of 19th century paintings by Carmignani, Pasini, Affanni, Baratta, Ximenes, and De Stroebel.

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