Cimitero ebraico, Carpi
Carpi

Cimitero Ebraico (Israelitico)

Orari e Tariffe
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Via Ivo Cremaschi 17
Carpi (MO)

Il cimitero ebraico ottocentesco di Carpi non è più in uso dal 1922.
Si tratta di un campo di struttura quadrata, recintato da un muro in mattoni, al quale si accede attraverso un portone in legno. Il terreno fu acquistato dall'Azienda Ebraica nel 1823 proprio per farvi il nuovo cimitero che, nell'arco di un secolo, ha subito numerosi interventi di ristrutturazione: nel 1860 venne allargato, negli anni 1876-88 cinto da mura, nel 1920 restaurato.
Il cimitero appartiene alla comunità ebraica di Modena, che provvede alla manutenzione. All'interno di un progetto di riqualificazione del quartiere in cui è ubicato, ha avuto in anni recenti interventi di restauro del muro di cinta e delle 11 lapidi.
Di queste, cinque risalgono al XIX secolo e presentano anche l'iscrizione ebraica.
La più antica è del 1825, cioè del primo anno di uso del cimitero ed è intitolata ad Ahron Rovighi, le altre appartengono a Giuseppe Urbini (1835), Isacco Namias (1862), Isaia Namias (1874 ), Bella Rosa Namias (1878 ). Risale al 1922 la sepoltura di Augusto Rimini. Le ultime sono del 1957 quando vennero qui trasportati i resti di tre donne morte nel 1944 nel campo di concentramento di Fossoli.



In uso dal 1825, questo cimitero risulta essere il quarto luogo di sepoltura degli ebrei di Carpi. Del primo si ha notizia da documentazione della prima metà del XV secolo ma non si conosce l'ubicazione precisa; del secondo si sa che nel 1624 era posto dietro i "Terragli " (le opere di fortificazione di Carpi ), ma atti notarili del 1790 ne definiscono con precisione l'ubicazione cioè, presso la chiesa di San Nicolò, oggi Via Fassi. Non più in uso da tempo fu soppresso nel 1910.
Il terzo sorse per poco tempo nei Borghi di S. Agostino, presso la via Sbrillaci; nel 1816 fu infatti, per ragioni igienico sanitario, ordinato agli ebrei di portare il cimitero fuori le mura della città.


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