Cimitero ebraico, Monticelli d'Ongina
Monticelli d'Ongina

Cimitero Ebraico

Orari e Tariffe
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Via Thomas Alva Edison 2
Monticelli d'Ongina (PC)

Il cimitero di Monticelli d'Ongina è la sola traccia di una antica comunità ora estinta.
Posto a fianco di quello Comunale, da cui lo separa un alto muro, è cinto per i restanti tre lati da un muro più basso; è costituito da due aree rettangolari contigue entrambe chiuse da un cancello in ferro. Il primo campo consta di un ampio prato privo di lapidi che precede il cimitero vero e proprio; in prossimità del secondo cancello è posto un lavello ottocentesco in pietra, utilizzato per il rituale lavaggio delle mani allorché si esce dal luogo di sepoltura. Le tombe sono collocate in doppia fila ai lati di un vialetto d’ingresso lastricato che conduce alla camera mortuaria, situata sul fondo. Si tratta di un piccolo edificio che presenta esternamente forma poligonale con lesene ioniche. Il tetto a cupola è sormontato a sua volta da una lanterna cieca, la porta d’accesso ad arco si apre su un vano di forma circolare.
Istituito a metà dell’Ottocento, il cimitero è stato utilizzato soprattutto da componenti della famiglia Soavi, che pur risiedendo a Milano ha continuato tradizionalmente a seppellire i propri defunti a Monticelli. Vi si rilevano inoltre i cognomi Basola, Castelbolognesi, Foà, Namias, Osimo, Ottolenghi e Segré. L'ultima sepoltura è del 1982.
Di un certo interesse alcune lapidi degli anni 1871-75, che presentano intarsi in bronzo ed altre steli del primo Novecento con decorazioni di gusto liberty.
Un più antico cimitero ebraico era situato a Borgonuovo di Monticelli in località ‘Argine di San Giorgio’.


Osserva Carmen Artocchini (La comunità ebraica di Monticelli d’Ongina, in: “Bollettino storico piacentino” 76 (1981) p. 218-233) che a seguito dell’espulsione degli ebrei dal Ducato di Milano del 1597 le famiglie israelite costrette a lasciare Cremona con molta probabilità trovarono a Monticelli d’Ongina la benevola accoglienza dei Pallavicino, senza essere così costrette ad allontanarsi eccessivamente dai luoghi d’origine. Andando nel contempo a consolidare quei primi nuclei israeliti che si ipotizza si siano stabiliti nei centri minori del piacentino e del parmense attorno al 1562, grazie alla concessione fatta loro dai Pallavicino prima e successivamente dai Farnese di fondare banchi feneratizi.
In questo centro abitavano in maggioranza nella cosiddetta ‘Contrada degli Ebrei’ o ‘Contrada Grande’ (attuale via Garibaldi) ove aveva sede la scuola di rito tedesco utilizzata fino agli anni Trenta del Novecento. La sinagoga, rimasta attiva fino al 1930 e di cui oggi restano solo i muri esterni, era posta all'ultimo piano di un edificio che si affacciava da una parte sull'attuale via Garibaldi e dall'altra sull'attuale via Cavour. Servi annota, nel 1866, angusto alquanto nelle feste solenni per una comunità che va sempre crescendo di numero...". A quel tempo il gruppo ebraico di Monticelli contava 143 persone.


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