Museo della Marineria







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Gnola D. (a cura di), Guida al Museo della Marineria Cesenatico 2010, Villa Verucchio, La Pieve Poligrafica, 2010.
Tozzi Fontana M., Museo della Marineria, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 170, n. 12.
Nicoli A., Non solo di museo, <Informazioni IBC>, V, 3-4, 1989, pp. 23-26.
Marzari M., Il museo della marineria di Cesenatico, Roma?, Rivista Marittima, 1986.
Cesenatico. Museo della Marineria, Bologna, Piu grafica, 1984.
Zani M. (a cura di), Atti del Convegno La marineria romagnola, l'uomo e l'ambiente - Cesenatico, 7-8-9 ottobre 1977, Cesenatico, Minigraf, 1983.
Cesenatico (FC)
Etnologia/Etnografia
Archeologia classica
L'altra sezione del Museo, la 'Sezione a Terra', si trova in un'area adiacente allo specchio d'acqua all'interno di un nuovo edificio progettato seguendo le linee degli antichi arsenali, offre un suggestivo percorso tra materiali e testimonianze della marineria tradizionale. Al centro del grande padiglione museale sono ospitate le due imbarcazioni protagoniste della marineria a vela nell'Alto Adriatico, il trabaccolo e il bragozzo. Nella prima parte del percorso, chiamata "struttura e costruzione", sono illustrati i semplici materiali e le tecnologie elementari con cui l'uomo ha navigato per millenni; qui è stata riallestita una bottega ottocentesca di carpenteria navale. Nella seconda parte, dedicata a "propulsione e governo", sono esposte ancore antiche e moderne mentre un'ampia parte e' dedicata ad illustrare l'evoluzione dell'attrezzatura velica e anche il passaggio dalle barche tradizionali agli scafi a motore. Il percorso si completa con la visita alle due terrazze per osservare le imbarcazioni dall'alto e scorgere i dettagli delle vele e delle alberature.
I materiali archeologici dell'Antiquarium sono presentati con un ordinamento didattico che agevola la conoscenza dei principali aspetti dell'organizzazione quotidiana in zone eminentemente agricole, segnate dalla presenza di ville rustiche e di agglomerati insediativi con le loro dotazioni edilizie e con i loro piccoli sepolcreti. Tra gli elementi di maggior valore vanno ricordate le testimonianze collegate all'esplorazione della fornace romana a Ca' Turci, un complesso produttivo del quale sono ancora visibili 'in situ' due dei forni con la relativa camera di combustione e il 'praefornium'. L'esemplificazione della gamma di prodotti di questo impianto proposta dal museo pone in evidenza un'attività artigianale iniziata nel corso del III sec. a.C. e specializzata da un canto nella fabbricazione di stoviglie di uso corrente e, dall'altro, nella modellazione di statue a tutto tondo da utilizzarsi probabilmente come complementi d'arredo per l'edilizia privata. Le realizzazioni di maggior rilievo della fornace sono costituite dalle due statue frammentarie, di un giovane e di un vecchio, che facevano parte di un gruppo unico fittile.
The other section of the Museum, the ‘Land Section’, is located next to the canal port inside a new building designed to recall ancient arsenals, and features evocative exhibits on traditional sailing. Examples of the two most typical sailboats types used in the upper Adriatic – known locally as trabaccolo and bragozzo – are on display in the middle of the museum’s large pavilion. The first section of the exhibits, called “Structure and construction”, illustrates the simple materials and technologies that were used for sailing for many millennia; a replica of a 19th century naval carpentry workshop is here. The second part, dedicated to “Propulsion and steering”, exhibits ancient and modern anchors and dedicates ample space to illustrating the evolution of sailing equipment and the shift from traditional vessels to motor ships. The exhibition ends with a visit to the buildings two terraces, where the floating section’s ships can be viewed from above, and the details of their sails and masts can be appreciated.