via Galliera, 21
Bologna (BO)
tela/ pittura ad acrilico
(2005 - 2005)
L'opera è parte della serie "Rossa", un progetto che l'artista descrive così: "La motivazione che ispira ‘Rossa’ è la mia volontà di fare opere che rapportino agli specifici coordinati storico-culturali della località in cui espongo. ‘Rossa’ è nata da una mia visita in un negozio bolognese di libri usati in cui ho trovato un assortimento di letteratura PCI degli anni ’40 - ’50. Questi opuscoli sono diventati la base della mostra. Essa non intende affatto essere un esauriente catalogo dei testi (per esempio, della serie APE è stato trovato, quindi dipinto, solo un numero casuale di pamphlet). La Scoperta di questa raccolta provocò il mio interesse per l'eredità comunista a Bologna e nell'Emilia-Romagna: rapporto particolare tra la città, la Regione e la sinistra comunista. Dipingere in rosso a Bologna vuol dire rievocare tale rapporto. Vedo in questo un collegamento genetico con altri miei book-painting, quali la serie ‘Orwell’ e il dittico rosa ‘Lenin’, in cui accenno al rapporto fra l'arte contemporanea e la sinistra politica. In particolare, mi interessano gli ideali utopistici e il modo in cui essi si scontrano con la realtà. Indubbiamente ha qualcosa di casuale il concetto di base nel senso che la mostra è la conseguenza di ciò che il passato ha voluto presentare in un momento ed in un luogo determinati. I temi sono la nostalgia, l'effimero (detrito) culturale, il frammento storico, il cimelio" (S. Morley 2005). (APL)