dipinto
tela/ tecnica mista
cm 50 (la) 50 (a)
(1994 - 1994)
L'opera rientra nella ricerca condotta da Luigi Carboni sulla griglia e sulle sue qualità organizzatrice sul piano formale.


All'interno di una ricerca artistica dove spesso la pittura assume le caratteristiche più proprie della scultura, le opere di Luigi Carboni riflettono frequentemente sul concetto di griglia e di struttura reticolare, mostrandone tutta la forza organizzativa sulla superficie del dipinto. La composizione dei diversi elementi si articola sul piano di un attento calcolo formale, giocato sui rapporti tra la il rigore della griglia e l’applicazione libera dei pigmenti, oppure fra la pittura e le forme solide degli oggetti. La sua pittura, infatti, “si costruisce pazientemente intorno alla relazione tra la tela, il colore e la trama delle immagini che l’artista sceglie per comporre un racconto visivo basato sulla definizione di un codice. [...] Nei dipinti e nelle sculture classicità e sperimentazione sono il paradosso di una dialettica reciproca e simultanea, attraversata dal senso dell’interrogazione nella rinuncia a ogni dichiarazione di metodo, dove il piacere erotico visivo può trasformarsi in qualsiasi momento in abuso e dove l’oggetto più silenzioso può diventare molesto senza che ne capiamo il perché" (L. Pratesi 2009). (APL)