installazione
carta/ stampa fotografica
6 elementi 300x100 cm ciascuno
cm 600 (la) 300 (a)
sec. XXI (2018 - 2018)
L’opera fa parte del progetto “Supervision”, nel quale l’artista Irene Fenara presenta immagini provenienti da videocamere di sorveglianza, salvate dal flusso continuo che le cancella ogni 24 ore, sottolineando il contrasto tra un’attività fortemente funzionale e un’estetica altrettanto potente. Nello specifico questa immagine si concentra, in particolare, su un offuscamento della visione dovuto dalla pioggia. Alcune gocce d’acqua vanno a deformare il soggetto principale donando alla visione una natura completamente diversa.


In "Supervision" Irene Fenara riflette sull’estetica della sorveglianza, della supervisione e del controllo, che si concretizza grazie ai dispositivi che ne inquadrano la visione amplificata, dove l’annebbiamento della vista e la cecità dei dispositivi mettono in dubbio l’essenza dell’immagine stessa. Le immagini, che spesso non sono chiare e sono sporcate da una serie di errori, come un ostacolo davanti all’obiettivo, un difetto di risoluzione o un’evidente alterazione cromatica, restituiscono a distanza un'unica forma, decisamente macchiata a livello cromatico, che ingombra paratatticamente in diagonale tutta l'opera a guisa di sipario teatrale. (APL)