Artisti, artigiani, architetti, produttori

Kuortane (FIN) , 1898 - Helsinki (FIN) , 1976
architetto

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Si laurea in architettura presso l'Istituto di Tecnologia di Helsinki nel 1921 e due anni più tardi fonda il suo primo studio di architettura a Jyväskylä (per poi trasferirsi a Turku). Seguendo i canoni del cosiddetto “classicismo nordico”, inizialmente si occupa sia di design, sia di architettura: tra le opere di questo periodo, si ricordano la Casa del Popolo di Jyväskylä (1924-1925), in cui realizza una vetrata decorata con disegni ispirati alle formelle del Tempietto del Santo Sepolcro per Giovanni di Paolo Rucellai (opera di Leon Battista Alberti), e la chiesa di Muurame (1926-1929), prima significativa riflessione sul tema della similitudine tra paesaggio italiano e finlandese.
Al periodo dell’esordio appartengono anche le prime riflessioni sul tema della casa prefabbricata e dell’alloggio minimo, centrali in opere come gli appartamenti standard Tapani realizzati a Turku (1927-1929) e l’arredo modello presentato all’esposizione “La casa minima”, svoltasi a Helsinki nel 1930. Raggiunta la fama mondiale già alla fine degli anni Venti, divenuto membro permanente dei CIAM, in seguito Alvar Aalto lavora anche a Zagabria, Vienna e Parigi.
Degli stessi anni è il sanatorio di Paimio (1929-1933), considerato uno dei suoi capolavori, occasione di sperimentazione su temi di grande attualità all’epoca come l’ergonomia e il comfort ambientale.
Nel 1935 nasce Artek per promuovere la crescente produzione e vendita di mobili da lui disegnati, con l’obiettivo di portare bellezza e funzionalità nella vita quotidiana. Nei suoi lavori di design, Aalto dedica un grande interesse al legno e al vetro, usando questi materiali in un nuovo modo creando forme libere; nel 1936 vince il concorso di progettazione di articoli in vetro Karhula-Iittala.
Dopo la guerra, l’attività di Aalto si estende alla progettazione di intere aree urbane e grandi complessi architettonici (la ricostruzione della città di Rovaniemi, tra il 1944 e il 1945; il centro culturale di Helsinki; 1959, il centro civico di Saynatsalo 1947-1952; il Politecnico di Otaniemi, 1955-1964) e regionali (il piano per Imatra, 1947-1953). Dal 1943 al 1958 è a capo dell'associazione degli architetti finlandesi, e tra il 1946 e il 1948 è visiting professor al Massachusetts Institute of Technology di Cambridge, presso cui costruisce un’altra famosissima opera: il dormitorio conosciuto come “Baker House” (1947-1948). Dagli anni Cinquanta in poi, lo studio di architettura di Aalto è impiegato principalmente nella progettazione di edifici pubblici, come il municipio di Säynätsalo (1948-1952) , l'Istituto di pedagogia Jyväskylä, ora Università di Jyväskylä (1951-1957) e la Casa di Cultura a Helsinki (1952-1956).
Lavora anche in Italia, dove tra le opere più significative si ricorda la chiesa di Santa Maria Assunta a Riola di Vergato, nei pressi di Bologna (1975-1980), considerata uno dei capolavori dell’architettura sacra contemporanea.

G. Bernabei , G. Gresleri , S. Zagnoni , Bologna moderna, 1860-1980, Patron, Bologna 1984, pp.124-165-232
Alvar Aalto, a cura di Karl Fleig, Zanichelli, Bologna 1978
Werner Blaser, Il design di Alvar Aalto, Electa, Milano 1981
Giuliano Gresleri, Glauco Gresleri, Alvar Aalto. La chiesa di Riola, Compositori, Bologna 2004
Alvar Aalto (1898-1976), a cura di Peter Reed, Electa, Milano 2006
Antonello Alici, Aino e Alvar Aalto: risonanze italiane, Caracol, Palermo 2018
M. Labò, Aalto Alvar, voce in Dizionario Biografico degli Italiani dell’Enciclopedia Treccani, II Appendice, 1948


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