Alberi monumentali
Strada Bagnoli Inferiore, 1
Bagnacavallo (RA)
albero singolo
Famiglia: Sapindaceae
Provvedimento di tutela
Albero monumentale d'Italia D.M. n. 5450 del 19-12-2017D.P.G.R. 678/89 n. 01/A547/RA/08, n. 33-36
A saper guardare anche nelle situazioni apparentemente ordinarie si possono trovare delle eccellenze, delle realtà straordinarie. È il caso di questo acero campestre, cresciuto in un cortile in prossimità di una strada, a ridosso di una recinzione metallica. Una situazione molto comune. L’Acer campestre è normalmente un albero di piccole dimensioni; oppure cresce addirittura con portamento arbustivo a più fusti. Non è facile vederlo nella veste di un albero monumentale ultracentenario come questo, alto quasi 18 metri e con una chioma espansa, globosa, che sovrasta di gran lunga il tetto della casa che ombreggia. L’acero campestre è una pianta rustica, tollera la siccità e si adatta anche ai terreni calcarei e pesanti; ha una chioma densa e fogliame molto fitto che produce un’ombra compatta. Sopporta molto bene le potature; questa caratteristica lo rende adatto per la formazione di siepi anche in ambito urbano. La capacità di resistere bene ai tagli ha determinato il suo uso tradizionale più frequente in ambito rurale come tutore vivo per la vite nella costituzione delle tradizionali “piantate”. Quando viene potato a “testa di salice”, l’acero reagisce al taglio con l’emissione di germogli molto zuccherini, che in passato trovavano impiego come foraggio per gli animali. Questa sua molteplice utilità l’ha resa una pianta alleata dei contadini. Il nome “campestre” deriva dal latino campus, cioè campo. Nella mitologia classica l’acero era considerato l’albero di Fobos, dio della paura, che accompagna il padre Ares, dio della guerra, in battaglia. Suo fratello era Deimos, il terrore causato dalla guerra. Forse l’accostamento era dovuto al colore rosso sangue delle foglie in autunno di alcune varietà di acero. Secondo antiche credenze popolari l’acero aveva proprietà magiche contro le streghe, i pipistrelli e la sfortuna. In Germania si diceva che le cicogne portassero ramoscelli d’acero nel nido per tenere lontani i pipistrelli.
Note
Rilevazioni:
Aggiornamento
Data: 26/7/2018
Altezza: 10 m
Circonferenza tronco: 295 cm
Stato sanitario: buono
Stato strutturale: non potata
Accessibilità: recintata e visibile

Decreto A.M.I.
Data: 16/1/2018
Altezza: 17 m
Circonferenza tronco: 290 cm
Stato sanitario: buono
Stato strutturale: potata
Accessibilità: recintata e visibile

Aggiornamento
Data: 25/5/2014
Altezza: 10 m
Circonferenza tronco: 289 cm
Stato sanitario: buono
Stato strutturale: non potata
Accessibilità: recintata e visibile

Valori di base
Data: 10/4/2004
Altezza: 13 m
Circonferenza tronco: 255 cm
Stato sanitario: ottimo
Stato strutturale: capitozzata
Accessibilità: recintata e visibile