esterno
le piscine
chiosco per la mescita
l'albergo annesso visto dal parco (foto Guglielmo, 2004)
Fonte Fegatella
prospetto principale con monumento ad Attilio Orsini
Castel San Pietro Terme

Terme di Castel San Pietro

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
viale Terme, 1113
loc. Castel San Pietro Terme
Castel San Pietro Terme (BO)
Tel: 051.941247
La storia delle acque di Castel San Pietro e del loro utilizzo terapeutico va di pari passo con le vicende della località; già note nel Medioevo, si deve la scoperta delle acque ad un fatto puramente casuale, come spesso è accaduto per le fonti originarie di quel periodo: correva l’anno 1337 quando una moltitudine di ovini, ammalatisi per un’epidemia, guarirono inaspettatamente abbeverandosi alla fonte poi detta “Fegatella”. Il fenomeno venne analizzato l’anno seguente, uno dei rari periodi di pace, quando Castel San Pietro divenne sede universitaria della interdetta Bologna. La rinomanza delle acque continuò durante il Rinascimento e fino all’Ottocento, quando vennero effettuate ulteriori analisi su altre fonti alla sinistra del Sillaro (1830).
La storia delle terme iniziò tuttavia nel 1835, quando venne istituita una società apposita; la valorizzazione completa delle risorse - acque solfuree e salsobromoiodiche - avvenne però a partire dal 1886, quando venne costruito un nuovo “bagno idroterapico” che in breve acquistò notorietà; distrutto nel 1945, durante la seconda guerra mondiale, lo stabilimento venne ricostruito nel 1955 ed in seguito ampliato. L’attuale complesso, localizzato a circa 1,5 km dal centro ed al quale è connesso anche un edificio adibito ad albergo, rispecchia i canoni dell’architettura moderna.

Le Terme di Castel San Pietro, si trovano ai piedi dei colli, lungo la via Emilia tra Bologna e Imola, circondate da un grande Parco secolare, accanto ai campi da Golf e collegate da una panoramica passeggiata al centro storico della cittadina di Castel San Pietro Terme.
Il sito dispone di un vasto e curato parco termale, con aiuole fiorite, vialetti ombrosi e piazzole con panchine. Nel centro del giardino vi è il chiosco, chiuso da vetrate, per la mescita delle acque solforose.
Tra le terme ed il paese (circa 2 km), lungo il Sillaro, si registra la presenza di un interessante parco fluviale con percorsi sterrati costellati da una serie di panchine più o meno ombreggiate; un ponte pedonale in legno consente di attraversare il fiume per raggiungere la riva opposta.
Lungo la valle del Sillaro si sviluppano una serie di sentieri di media e lunga percorrenza che raggiungono anche la Toscana. Anche il Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa, una volta raggiunto, riserva dei sentieri di grande fascino.


Caratteristiche delle acque:
sulfuree (inclusi sottogruppi)
salse (inclusi sottogruppi)

Notizie storiche, culturali e paesaggistiche del contesto:

Alcuni reperti archeologici testimoniano che la zona di Castel San Pietro fu abitata almeno dal Paleolitico Inferiore, mezzo milione di anni prima di Cristo. Il primo nucleo fortificato fu costruito però "Nell'anno 1200, quando il parmense Rolando, cultore di giustizia e vero amante della pace, governò Bologna osservando i legali diritti ordinò, anche per mantenere la pace, che si facesse questo castello nella provincia di Bologna per rendere il cammino sicuro ai viandanti e per fugare col timore del castigo i malfattori". Citiamo da quello che a Castel San Pietro considerano il loro "certificato di nascita", attualmente conservato, nel cassero del castello che da allora fa da fulcro alla vita della località. La pace auspicata rimase naturalmente mera speranza: a causa della sua posizione - una sorta di porta d'accesso alla Romagna - il borgo fu spesso toccato dalle guerre e subì ripetute devastazioni e saccheggi da parte dei vari condottieri, dalle truppe di Cesare Borgia, di papa Giulio II e di Carlo Borbone, fino a tutto il XVIII sec. per poi partecipare ai moti risorgimentali e alla Resistenza durante la Seconda guerra mondiale. Delle antiche difese restano tratti delle cortine e il Cassero, coronato da merlature ghibelline, in cui si apre la porta ad arco ogivale con le fenditure per il ponte levatoio; quasi intatto invece è l'antico impianto urbano a vie ortogonali porticate. Nonostante la sua posizione quasi pianeggiante la località gode di un clima discreto anche nei mesi estivi quando, come ci rassicura il Vinaj, "...i grandi calori vengono temperati da una ventilazione abbondante che porta l'aria dell'Alto Appennino lungo la larga e diritta valle del Sillaro". La tradizionale Sagra Castellana è presente ogni anno a settembre e non mancano altre attività culturali, mostre e congressi medici, ma la permanenza a Castel San Pietro si fa interessante già solamente visitando la cittadina che, oltre al citato Cassero, è ricca di altre testimonianze architettoniche che vanno dalle sue origini duecentesche fino ai giorni nostri, con particolare rilievo ai secoli XIV-XVIII (la chiesa di Santa Maria Maggiore è del 1754, edificata su un precedente edificio del 1200, l'Annunziata risale al 1338, la cappelletta della Madonna della Neve è del 1400 circa, mentre settecenteschi sono il convento e la chiesa dei Cappuccini e il santuario del Crocifisso). Castel San Pietro Terme è anche un ottimo punto di partenza per visitare i tanti borghi di origine preromana o medievale - come Varignana e Frassineto Vecchio -, e per compiere gite naturalistiche fra boschi secolari, come quelli a Monte del Re o a Monte Calderaro. Inoltre, tra la cittadina e Bologna, sul lato occidentale della Via Emilia, si estende il Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa: un complesso di fenomeni carsici di severa e straordinaria bellezza. Inizia sulle prime pendici della collina bolognese e si sviluppa in modo discontinuo trasversalmente alle valli, culminando a Est nella Vena del Gesso, nei dintorni di Riolo Terme. II Parco raggiunge - attraverso un paesaggio mosso da un'alternanza di coltivi e boschi, costellato di case coloniche e ville signorili - vaste formazioni gessose e suggestive morfologie aride. Immersa in una arruffata vegetazione spontanea, la dorsale dei Calanchi dell'Abbadessa (le argille scagliose) ha una storia di milioni di anni.

The history of the waters of Castel San Pietro and their use for treatment is all one with the history of the town . The spa was known in the Middle Ages and was discovered by accident, as so often in that era. It was 1337 when a flock of sheep, sick following an epidemic, was cured by drinking the waters of the spring, later named “Fegatella”. The phenomenon was investigated the following year in one of the rare moments of peace, when Castel San Pietro became a University town following the banning of Bologna. The waters were famous right through the Renaissance until the nineteenth century, when other springs on the left bank of the river Sillaro were analysed (1830).
The spa proper truly began life only in 1835, when a company was incorporated to manage the waters containing sulphur, salse, bromine and iodine. In 1886, a new “hydrotherapy” bath was built and became extremely popular. It was destroyed in 1945 during the war and rebuilt in 1955, then enlarged. Today the complex is about a mile from the town centre and has a modern hotel.

The Terme di Castel San Pietro are located at the foot of the hills, along the via Emilia between Bologna and Imola, surrounded by a large centuries-old park, next to the golf courses and connected by a panoramic walk to the historic center of the town of Castel San Pietro Terme.
The location has a large, well-kept spa with flowerbeds, shaded avenues and clearings with benches. The spa, with sulphurous spring, is inside a glass house in the middle of a garden.
Between the spa and town (2 kilometres away), along the river Sillaro, an interesting river reserve includes dirt tracks, more or less shaded park benches. A wooden footbridge crosses the river.
The series of footpaths along the Sillaro valley are medium-length to long, some reaching as far as Tuscany. The Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa Regional Nature Reserve has a number of unrivalled walks.

Mineral water characteristics:
sulphate (including all subgroups)
saltwater (including all subgroups)

Historical, cultural and landscape context information:

Some archeological remains show that the area of Castel San Pietro was inhabited in the Lower Paleolithic era, half a million years B.C. The first fortified settlement dates back to 1200, when Rolando, from Parma, a man of justice and peace, governed Bologna on the basis of the law and, and in order to maintain peace, built the castle to protect travellers. The keep of Castel San Pietro contains a Medieval document recording the event. The peace held only briefly due to the location of the castle, protecting the access road to Romagna. The town was often the theatre of war, devastation and pillage, with troops sent by Cesare Borgia, Pope Giulio II and Carlo Borbone, right up to the end of the eighteenth century. Subsequently the town took part in the wars of the Risorgimento and the Resistance during World War II. Some parts of the old keep and walls remain, with battlements bearing allegiance to the Ghibellini faction, with a pointed arch door and slits for the drawbridge. The straight streets and porticoes of the town are still intact. Despite its location on the plain, the town has a fairly mild climate even during summer, as Vinaj reports "...the great heat is tempered by the abundant ventilation bringing breezes from the Upper Apennines along the broad, straight Sillaro valley". The traditional Castellana pageant held in September each year is one of the events organized in the town, which also hosts cultural events, exhibitions and medical conferences. Castel San Pietro has a number of interesting architectural features, including the ancient castle keep, and buildings from the thirteenth century to the modern age, many from the fourteenth to seventeenth centuries (the Church of Santa Maria Maggiore dates back to 1754 and was built on the site of a building completed in the thirteenth century. The Annunziata dates back to 1338, the Chapel of Madonna della Neve to about 1400, whilst the convent, Cappuccini church and sanctuary of the Crucifix are eighteenth century). Castel San Pietro Terme is an ideal location for visiting pre-Roman or medieval townships, such as Varignana and Frassineto Vecchio, and as a base for nature hikes in the centuries-old woods on Monte del Re or Monte Calderaro. In addition, the western side of the via Emilia between the town and Bologna, is the site of the Gessi Bolognesi and Calanchi dell'Abbadessa Regional Nature Reserve, featuring a variety of stunningly beautiful karst rock formations. The Reserve stretches from the Bologna foothills through the valleys, east, to Vena del Gesso, around Riolo Terme. Through countryside featuring arable land and woodland, with isolated farmhouses and villas, the chalk formations and arid land take on an intriguing appearance. The Calanchi dell'Abbadessa hillside has rough vegetation (on flaky clay soil) dating back millions of years.

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