piscina termale
il complesso da Via Lungo Savio
scorcio dell'hotel dal solarium
il complesso dal vialetto di accesso
piscina coperta e solartium
piscina termale
piscina termale
piscina termale, particolare del passaggio fra parte coperta e parte scoperta
la piscina termale scoperta vista dal solarium
piscina termale scoperta, particolare della cascatella
piscina termale scoperta e solarium
solarium
Bagno di Romagna

Euroterme

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Via Lungo Savio, 2
loc. Bagno di Romagna
Bagno di Romagna (FC)
Tel: 39 0543.911414
Lo stabilimento Euroterme si presenta come un imponente complesso termo-alberghiero di concezione moderna. Le acque che utilizza provengono dalla storica sorgente di Sant’Agnese.
Lungo il Savio, in parte anche al'interno del paese, vi è un parco pubblico attrezzato; ma è tutta Bagno che è immersa nel verde dell'Appennino Tosco-Romagnolo.

L’antica “Balneum” era già nota ai primi abitatori, gli Umbri, fu poi conosciuta dai Sarsinati e dai Romani che la chiamarono Oppidum Balnei o Oppidum Boiorum. Fu celebrata dal poeta Marziale, morto nel 104 d.C., in un epigramma dedicato al sarsinate Cesio Sabino. Il primitivo insediamento romano, con le ville dei più celebri sarsinati, sorgeva proprio intorno alle terme di Sant'Agnese, che pare fossero protette da un tempio dedicato alla ninfa Regina, considerata custode delle fonti. Di quel tempio non resta traccia poiché fu sostituito nell’XI secolo da una chiesa cristiana. Delle antiche terme invece si sono ritrovati diversi resti. Pare che sia stato il passaggio del re ostrogoto Totila, nel 547 d.C. a radere al suolo l’abitato e a far sì che le fonti venissero disperse e dimenticate per molti secoli. Nel medioevo le terme tornano ad essere utilizzate con la denominazione di S. Maria. Nel Seicento la dedicazione passa da S. Maria alla Beata Agnese da Sarsina, per ricordare una fanciulla vissuta nel XII secolo, perseguitata perché cristiana, che si dice trovò guarigione dalla lebbra bagnandosi per caso nelle acque termali durante la sua fuga. Dalle descrizioni di alcuni studiosi di idrologia, come Gentile da Foligno e Ugolino da Montecatini, sappiamo che le antiche terme di Sant'Agnese erano costituite da tre bagni contenenti ciascuno tre vasche. Il primo bagno detto della Torre, serviva per “dozare”, il secondo detto di Mezzo o dei Poltroni, destinato ai lebbrosi e il terzo detto delle Donne per le cure delle malattie muliebri. Per quanto frequentate da personaggi illustri, soprattutto di importanti famiglie toscane e pur godendo di ottima fama non conobbero una grande espansione, forse a causa della loro ubicazione montana e isolata. Questo anche dopo che nel 1824, durante il regno di Leopoldo II, venne dato impulso all'attività termale con la costruzione di un nuovo edificio, sempre nel luogo originario delle antiche terme, e con il passaggio della proprietà ai residenti della “Terra di Bagno”. I nuovi bagni aprirono al pubblico nel 1828, assumendo la denominazione di Terme Leopoldine. La situazione cambiò radicalmente solo a partire dalla seconda metà del 1900, grazie alla convenzione stipulata con l’I.N.P.S. (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale). Le attuali Terme Roseo sono ospitate insieme all'omonimo Grand Hotel nell'antico palazzo nobiliare dei Conti Biozzi, e sfruttano una propria sorgente.

Caratteristiche delle acque:
solforose (inclusi sottogruppi)
bicarbonate (inclusi sottogruppi)

Lungo il Savio è possibile effettuare vari percorsi fra cui quello del Parco dell'Armina. All'estremità occidentale del comune di Bagno di Romagna si estende il Parco Nazionale delle foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, solcato da numerosi sentieri ben segnalati fra i quali il famoso sentiero "00" che segue il crinale appenninico, costituendo il percorso di una delle più interessanti escursioni del territorio italiano denominata G.E.A. (Grande Esciursione Appenninica).

Notizie storiche, culturali e paesaggistiche del contesto:

Della Oppidum Balnei o Oppidum Boiorum romana sono visibili alcuni resti all'interno delle terme di Sant'Agnese ed alcuni reperti, rinvenuti durante i lavori di sistemazione della sorgente Sant'Agnese (1962), nel Museo Archeologico della vicina Sarsina. Nel medioevo Bagno di Romagna divenne Castrum Balnei. Nell’XI secolo fu feudo dei signori di Valbona e nel XII dei Guidi di Modigliana. Nel 1404 se ne impadronì Firenze di cui fu caposaldo in terra di Romagna. Nella parte più elevata dell’abitato, intessuta di strette viuzze, sono ancora visibili tratti della cinta muraria costruita dai Guidi nel secolo XIV, con un bastione circolare e una torre. Nella bella basilica di S. Maria Assunta, eretta nel IX secolo, sono custoditi importanti dipinti del XV e XVI secolo. Bagno di Romagna si trova nell'alta valle del Savio, su quello che era il percorso dell’antica via Romea, in una zona collinare di grande interesse paesaggistico e naturalistico, con vette fra i 1000 e i 1500 m. e con il vicino Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Poco più a valle di Bagno, lungo il corso del fiume Savio, sorge Sarsina. La località abitata nell'antichità dagli Umbri, divenne poi importante centro in epoca romana e diede i natali al commediografo latino Plauto; nel nome dell’autore ogni anno la cittadina organizza un festival teatrale. Il Museo Archeologico di Sarsina è fra i più importanti della Romagna per l‘epoca romana.

Euroterme is a modern complex, with baths and hotels based on up-to-date principles. The waters are from the historic Sant'Agnese spring.
Along the Savio, there is a public park, part of which is in the village itself. But all of Bagno is immersed in the nature of the Apennines of Tuscany and Romagna.

The ancient “Balneum” was already known to the first inhabitants, the Umbrians, then the Sarsinates and the Romans who called it Oppidum Balnei or Oppidum Boiorum. It was celebrated by the poet Martial (who died in 104 AD) in an epigram dedicated to the Sarsinate Cesio Sabino. The original Roman settlement, with the villas of the most famous Sarsinates, was built near the site of the Sant’Agnese spa today and was apparently protected by a temple dedicated to the nymph Regina, protector of springs. Nothing of the temple survives as it was replaced by a Christian church in the 11th century. Various remains of thermal baths have, on the other hand, been found. The town was apparently razed to the ground during the passage of the Ostrogoth King Totila in 547 AD and the springs were then lost and forgotten. The spa was used again in the Middle Ages when it was known as Bagni di Santa Maria. In the 17th century, the dedication passed from Santa Maria to Beata Agnese da Sarsina, in memory of a young girl persecuted as a Christian during the 12th century and healed from leprosy by bathing by chance in the spa water during her flight. According to the descriptions of a number of scholars of hydrology such as Gentile of Foligno and Ugolino of Montecatini, the Sant'Agnese spa consisted of three baths each containing three tubs. The first was known as the Torre and was used for "showering", the second was known as the Mezzo or Poltroni and was reserved for lepers while the third, Le Donne, was used to treat women's complaints. Although visited by famous people, important Tuscan families in particular, and enjoying a certain fame, it did not expand greatly, perhaps due to its mountainous and isolated location. This was true even after a boost was given to spa activities in 1824 during the reign of Leopold II, with construction of a new building on the site of the ancient baths and passage of ownership to the residents of the "Land of Bagno". The new baths, known as the Leopoldine, opened to the public in 1828, but the situation did not change radically until the second half of the 1900s when an agreement was signed with INPS (the Italian Social Security Institute). The current Roseo spa is located in the Grand Hotel with the same name in the stately home of the Counts Biozzi and uses the waters from its own spring.

Mineral water characteristics:
sulphureous (including all subgroups)
bicarbonate (including all subgroups)

There are various itineraries along the Savio including the itinerary in the "Armina Park" which also includes an appealing "Path of the Gnomes". At the extreme eastern end of the Bagno di Romagna Local Authority area is the National Park of the Casentino Forest, Monte Falterona and Campigna, crossed by numerous well-marked paths, including a section of the famous "00" trail which follows the crest of the Apennines, one of the most interesting trails in Italy and known as the GEA (Grande Escursione Appenninica)

Historical, cultural and landscape context information:

The remains of the Roman Oppidum Balnei or Oppidum Boiorum are visible in the Sant’Agnese spa and a number of artefacts discovered during work to improve the Sant'Agnese spring (1962) can be seen in the Archeological Museum at nearby Sarsina. In the Middle Ages, Bagno di Romagna became Castrum Balnei. In the 11th century, it was a feud of the Lords of Valbona and in the 12th century of the Guidi di Modigliana. In 1404 it came under the dominion of Florence, becoming their stronghold in the lands of Romagna. In the highest part of the town with its maze of narrow streets, you can still see sections of the town wall constructed by the Guidi in the 14th century, with a circular bastion and tower. A number of important 15th and 16th century paintings can be seen in the attractive basilica of Santa Maria Assunta, constructed in the 9th century. Bagno di Romagna is located in the high Savio valley, on what was once the ancient Via Romea, in a hill zone of great landscape and naturalistic value, with peaks rising to 1000 and 1500 metres and near the National Park of the Casentino Forest, Monte Falterona and Campigna. Sarsina is slightly down valley of Bagno on the course of the river Savio. Inhabited in ancient times by the Umbrians, it became an important centre in Roman times and birthplace of the Latin playwright, Plautus. Each year, the town organises a festival theatre in honour of the author. The Sarsina Archaeological Museum is one of the most important in Romagna.

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