Museo Carlo Zauli
Via della Croce, 6
Faenza (RA)
Zauli Carlo
1926/ 2002
scultura

grès
cm 80 (la) 108 (a)
sec. XX (1977 - 1978)
Grande scultura in grès composta da masse e forme discendenti con parti raggrumate come piccole zolle. Lo smalto "bianco Zauli" è connotato da cretti e fenditure con viraggi scuri fino al viola/nero.

L'opera in oggetto appartiene alla produzione degli anni '70, periodo in cui le opere si caratterizzano per un fremito vitalistico e materico. I solidi geometrici sembrano “naturalizzarsi” grazie a movimenti endogeni che si rivelano sulle superfici dolcemente mosse e sinuose, come le onde del mare, le dune sabbiose, le forme femminili (“Forma mediterranea” 1973); tale dinamismo lacera le forme lasciando intravedere e scaturire la ruvida materia interna. Al “bianco Zauli” si affianca l'impiego di smalti in terza cottura come l'oro e il platino, nonché la sperimentazione del bronzo (“Sensualità nera” 1972-73). Le nuove Sfere, Cubi esplosi, Stele materiche e Geometrie modulate nascono per essere installati all'aperto, idealmente nel giardino Zen, ma anche nell'ambiente architettonico in cui le opere possono espandersi sotto forma di pannelli murali. Grazie a questi lavori, Carlo Zauli sarà “scoperto” e molto apprezzato in Giappone.