Cinema Teatro Politeama






















1.200 posti
Piacenza (PC)
Progettato dall’ingegnere Giuseppe Perreau, ed edificato sulla medesima area dove sorgeva il Teatro Diurno Nazionale (1861-1880) e prima ancora il Teatro Diurno dell’ex convento di San Raimondo nella via San Siro, questo teatro risulta essere una delle più importanti sedi storiche dello spettacolo di Piacenza.
Con il termine politeama, alla fine dell’Ottocento, si indicava un edificio teatrale destinato a svariate tipologie di rappresentazioni, oltre alla prosa e alla lirica, quali esibizioni circensi, d’arte varia e operette. E tali furono le rappresentazioni date nel Politeama. Inoltre, poco dopo l’inaugurazione cominciarono a darsi anche rappresentazioni di opere liriche, generalmente programmate in primavera e in autunno. Il Nuovo Politeama affiancava così l’attività del Municipale rendendo la stagione piacentina piuttosto ricca e interessante. Dal marzo 1883, quando fu messa in scena La figlia del reggimento di Gaetano Donizetti, fino al 1931 gli spettacoli lirici si susseguirono con regolarità. In seguito ebbero sempre meno spazio fino a cessare del tutto nel 1956. In quegli anni ebbero più spazio gli spettacoli di varietà, le riviste, la prosa, il teatro dialettale, inoltre andò affermandosi sempre più il cinematografo, per il quale la sala era attrezzata.
Al tempo stesso anche l’edificio Politeama è stato negli anni più volte modificato e ampliato. In origine la sala teatrale era costituita da un’ampia platea ellittica con due ordini di palchi, gallerie e loggione, scanditi da colonne, senza particolari elementi decorativi. Nel 1929 ne fu ampliata la capienza, poi nel 1947 furono definitivamente eliminati i palchi, le gallerie e il loggione realizzando una struttura simile a quella odierna. Nello stesso anno fu rimodernato il palcoscenico, ampio e ben attrezzato, venne dotato di nuovi graticci lignei. Nel 1973 viene realizzata una ulteriore trasformazione sia della sala, costituita da platea e galleria molto ampie, che degli atri d’accesso e dell’esterno. Viene ridotto l’ampio spazio davanti alla facciata originale, è realizzato un moderno ingresso laterale, vengono costruiti il parcheggio sotterraneo e nuovi edifici intorno. Del teatro storico resta la sola facciata di gusto classicheggiante, anch’essa ampliata e modificata nel tempo, una foto storica (Fernandi, p. 136) ci mostra l’avancorpo centrale con le tre grandi porte finestrate d’ingresso ad arco modanate e un solo piano sovrastante con sei slanciate finestre anch’esse ad arco, scandite da pilastri, che occupano l’intero fronte. In seguito viene aggiunto il secondo piano con altrettante finestre simili a quelle già esistenti e il sovrastante timpano a coronamento, anche i corpi laterali più bassi sono resi perfettamente simmetrici. I piani sono definiti da una semplice modanatura orizzontale. Quattro tondi in cotto con ritratti di celebri musicisti sono il solo ornamento della facciata.
Attualmente il Politeama svolge attività polivalente sia cinematografica che teatrale, soprattutto d’intrattenimento, di varietà e concerti con grandi star della musica pop. (Lidia Bortolotti)