Muro di cinta su via della Certosa
Nuovo accesso al cimitero da via della Certosa
Nuovo accesso, particolare dell'iscrizione in ebraico
Il campo ottocentesco
Il campo di inizio Novecento
Il terzo campo annesso nel 1956
Bologna

Cimitero Ebraico

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Tipologia Collezioni
Certosa Monumentale
via della Certosa, 18
Bologna (BO)

Tematico e/o specializzato
Ebraismo (storia e cultura)
L’attuale cimitero ebraico si trova compreso nell’area della Certosa Monumentale, nella prima periferia di Bologna.
Un precedente cimitero cinquecentesco, da cui arriverebbero quattro lapidi monumentali conservate presso il Museo Civico Medievale di Bologna, si trovava nei pressi della Chiesa del Baraccano in via Orfeo. Si ipotizza l'esistenza di altri due cimiteri precedenti, ma non vi sono dati certi sull'ubicazione né fonti documentarie che possano supportare validamente questa ipotesi.
L’attuale cimitero era già in uso nel 1869 e si deve a Marco Momigliano, Rabbino Maggiore di Bologna fra il 1866 ed il 1896. Al momento del suo arrivo dal Piemonte, gli israeliti a Bologna erano circa 300, costretti ad inumare i propri cari nel campo dei protestanti. Momigliano chiese al Comune un luogo da destinare alla sepoltura degli ebrei; il Municipio diede il suo appoggio e fece eseguire i muri di cinta e la camera per le cerimonie funebri.
Il sito attuale copre un’area di circa 7.000 mq, è cinto da un muro in laterizio, ha un ingresso diretto da via della Certosa e uno dall’interno della Certosa Monumentale. E’ costituito da tre sezioni. La sezione più antica ottocentesca, ove fu costruito nel 1867 il tempietto per i riti funebri, è di circa 1.000 mq con 384 tombe. Questa sezione ha assunto nel tempo un aspetto monumentale ed è la più interessante dal punto di vista storico-artistico. Una seconda sezione fu aggiunta attorno al 1930, ove scompaiono le tombe monumentali; nell’ultima sezione, annessa nel 1956, le sepolture sono costituite da semplici lastre di marmo.
Tra le tombe più importanti vanno ricordate quella in stile Liberty realizzata nel 1911 dallo scultore Silverio Montaguti per la famiglia Zamorani, le cappelle “orientali” delle famiglie Padovani (1872), Zabban (1924) e Del Vecchio (1929), il grande recinto con cappella realizzato negli anni Trenta per la famiglia dell’ingegnere Attilio Muggia e l’edicola Finzi, pregevole esempio di architettura modernista progettata nel 1938 dall’architetto Enrico De Angeli.
Dal 2007 è stata avviata la riqualificazione dell’area, grazie ai fondi della legge 175/2005 per la salvaguardia del patrimonio culturale ebraico assegnati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali alla Comunità Ebraica di Bologna.
E’ stato eseguito il restauro di 89 pietre tombali, le più interessanti dal punto di vista storico-artistico, conservate nel campo più antico, quello ottocentesco, e nel secondo campo del primo Novecento. È stata inoltre effettuata una pulitura generale di tutti i sepolcri e la sistemazione del verde.
Nel 2010 è stato realizzato il nuovo accesso al cimitero da via della Certosa che ne ha reso visibilità, qualità architettonica e funzionalità.
Nel 2011 è stato restaurato il tempietto per i riti funebri sito nel campo ottocentesco.


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