Astrolabio arabo del XIII sec. circa
Bologna

Museo della Specola

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Servizi
Tipologia Collezioni
Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi

F. Bònoli. Bologna. Il Museo della Specola, Editrice Compositori, 2007. (opuscolo illustrativo)

E. Baiada, F. Bònoli, A. Braccesi. Museo della Specola, Bologna University Press, 1995.

 

Palazzo Poggi
Via Zamboni, 33
Bologna (BO)
Tel: 051 209 9610
Scienza e tecnica
Astronomia
Il Museo è allestito dal 1979 in tre ambienti dell'edificio della Specola, di Palazzo Poggi per la cui costruzione già nel 1702 il generale Marsili si era rivolto ad Eustachio Manfredi. Progettata nel 1712 da G. A. Torri e compiuta nel 1725 da C. F. Dotti, la torretta, o sala degli otto finestroni, ruotata rispetto all'edificio con le quattro facce orientate ai punti cardinali e apertura nella volta per l'osservazione dello zenit, sorse appositamente per l'uso degli strumenti extrameridiani e dei telescopi lunghi. Oltre ai pregevoli strumenti del Sisson, montati nel 1741, sono esposti numerosi strumenti nautici, agrimensori e geodetici ed un cannocchiale del Campani a tubi rigidi, forse unico rimasto di questo genere, lungo ben otto metri. Di notevole interesse la linea meridiana in ottone e marmo di Ercole Lelli (1741) e la meridiana filare del 1726. Un'altra sala conserva alcuni astrolabi e rarissime carte stampate a Pechino all'inizio del Seicento dai padri gesuiti.

The Museum was set up in 1979 in three rooms with the ancient astronomical observatory known as Specola, in Palazzo Poggi. As early as 1702, General Marsili had contacted Eustachio Manfredi for this purpose, but the observatory was not designed until 1712, by G. A. Torri, and was finally built in 1725 by C. F. Dotti.
The observatory – which was built specifically to house extra-meridian instruments and long telescopes - was located in a tower with eight windows, its sides facing the four cardinal points, and an opening above for observing the zenith. Along with Sisson’s precious instruments, which were mounted in 1741, the Museum also displays numerous nautical instruments, land surveyor instruments, geodesic instruments and an extraordinarily long (eight meters) multi-tubed Campani telescope, perhaps the only of its kind still in existence. Ettore Lelli’s marble and brass sundial (1741) and a stretched-thread sundial from 1726 are particularly noteworthy. Another room displays several astrolabes and some very rare papers
printed in Beijing by Jesuit priests in the early 1600s.


Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.